Il centrodestra implode e i suoi effetti si avvertono anche nella politica veneta secondo la capogruppo del Pd in consiglio regionale, Vanessa Camani.
“Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto – afferma – sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’autonomia, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’Istruzione e al Lavoro. Il governo regionale, e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.
Camani prosegue puntando il dito contro colui che è ritenuto il principale colpevole: “Ora che Zaia è ad un passo dalla chiusura del suo ciclo di tre lustri come presidente, emergono tutte le contraddizioni di una gestione che ha lasciato ben poco spazio alla dialettica interna e segnata semmai dall’atteggiamento padronale e arrogante del presidente e dei suoi fedelissimi.
Non a caso, di fronte all’incapacità della Giunta di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature correntizie evidenti di Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzioni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.
Secondo Camani “con queste premesse, preoccupa soprattutto lo scenario futuro per il Veneto. Zaia non lascia solo la presidenza del Veneto ma lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Pd vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.