Regione Lazio e Roma Capitale, Primo Mastrantoni (segretario generale Aduc): “rifiuti, le discariche si riempiranno. Poi?”

227

Ricapitoliamo – afferma nel comunicato che pubblichiamo Primo Mastrantoni, segretario generale di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – . Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, fa un accordo con il gruppo consiliare dei cinque stellati che porta all’ingresso di 2 loro consiglieri nella Giunta. E’ il presupposto di un accordo per le elezioni comunali romane.

Salta tutto perché l’attuale sindaca, Virginia Raggi, non ci sta e conferma la propria candidatura. Problemi loro, direbbe qualcuno, cioè dei due partiti, PD e M5S. Vero, anche se la collaborazione istituzionale, finalizzata alla soluzione dei problemi riguarda i cittadini romani.
Facciamo un esempio: gestione dei rifiuti. La monnezza, come si chiama a Roma, continua imperterrita a mostrarsi agli occhi dei passanti: cassonetti pieni, sacchetti sparsi e accatastati a ridosso e fetore dai contenitori dell’organico. La sindaca Raggi, in 5 anni, ha risolto, o, avviato a soluzione il problema? No. Pensa alle discariche,cioè alle buche da riempire con la monnezza, che, come qualsiasi persona intende, si riempiono e rimangono lì per decenni. Nel frattempo si cercherà una altra buca e si ricomincia. In aiuto arrivano altre regioni o comuni ma il problema rimane: Roma, sul proprio territorio, che è il più esteso d’Italia, non ha impianti tali da risolvere il problema. Basterebbe costruirli, direbbe il buon senso, ma è la domanda da fare alla sindaca Raggi, insieme ad altra: che hai fatto in 5 anni?
Passiamo al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Dopo 7 anni di suo governo vara un piano dei rifiuti sidereo e, come primo effetto, chiude l’unico termovalorizzatore gestito dalla Regione, nel quale affluivano anche i rifiuti romani. Panico in Campidoglio che riceve soccorso dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che mette a disposizione il termovalorizzatore di Acerra. A proposito di tale impianto, ricordiamo le manifestazioni contrarie alla sua costruzione (compreso il vescovo).
Ora la sindaca Raggi ha portato in tribunale il presidente Zingaretti a ragione dei cinghiali che scorrazzano per le vie della Capitale d’Italia. E’ una questione di competenze: a chi spettano i cinghiali? Siamo alle risate, ma questo è il livello dei rapporti istituzionali.
Meno male che fra un mese ci saranno le elezioni capitoline.
Sarebbe utile un sindaco che si rimbocchi le maniche, ma non ci pare che i “grandi partiti” siano dello stesso avviso.

Primo Mastrantoni, Aduc