Negli ultimi giorni, la discussione all’interno del partito dei Tories si è infatti concentrata sul fatto che il Regno Unito rischia di risultare inadempiente nei confronti dell’Ue sui prestiti messi a disposizione attraverso la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Meccanismo europeo di stabilità finanziaria (Mes), per una somma pari a 160 miliardi di sterline.
“L’accordo di recesso è sul tavolo, è stato approvato da entrambe le parti ed è la base sulla quale Ue e Regno Unito prenderanno future decisioni. Non entreremo certo nel dettaglio degli impegni presi dal Regno Unito con la Bei quando era ancora uno Stato membro dell’Ue”, ha aggiunto Mamer, che col suo no conferma un problema che è più pesante ora che Londra, fuori dai meccanismi europei, per sua scelta, si trova a dover affrontare anche la crisi post Covid senza i paracadute comunitari ultimamente allargatisi al Next Generation Eu.