Regolamento commercio in centro a Vicenza, Anna Lisa Nalin (+Europa Veneto): “limitare la libertà economica è sempre un danno economico e sociale”

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Le nuove norme sulle attività commerciali nel centro storico di Vicenza, scrive nella nota che pubblichiamo Anna Lisa Nalin candidata +VENETO in EUROPA, non portano crescita e sviluppo, ma una vera discriminazione commerciale, assolutamente non conforme alle normative vigenti, considerando le norme nazionali ed europee attuali.

Nessun piano commerciale per i negozi in centro a Vicenza?
Nessun piano commerciale per i negozi in centro a Vicenza?

Quella del commercio è un’attività che per sua natura deve essere libera a patto, solamente, che rispetti il decoro, l’igiene e l’ordine pubblico.
Vietando la presenza di esercizi come il take away e i fast food, si discrimina un intero settore imprenditoriale oltre a rendere il centro storico meno attrattivo non solo per i giovani, sempre meno a loro agio nella nostra regione, ma addirittura per quei turisti che si cerca in tutti i modi di trattenere.

C’è poi, come tipico di certa destra, la solita discriminazione contro comunità di immigrati. Proibire la ristorazione etnica è grave, insensato ed è un insulto a tutti gli immigrati perfettamente integrati e onesti contribuenti che vivono nelle nostre città.

Non permettere – poi – l’apertura di supermercati, oltre che precludere opportunità di lavoro, crea un danno a livello di servizi.
Da anni si denuncia lo spopolamento dei centri storici: limitare in questo modo le attività commerciali non può che aggravare questa condizione.

Anna Lisa Nalin, portavoce +Europa Veneto

Candidata +VENETO in EUROPA a Vicenza, Verona, Padova, Treviso, Rovigo e Belluno

 

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