Residenze coreografiche internazionali: il TCVi ospita le danzatrici di Taiwan con una restituzione pubblica il 22 maggio

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Pei-Tzu Lo, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi
Pei-Tzu Lo, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi

Nell’ambito della NID Platform_New Italian Dance Platform, l’importante evento promosso dal Ministero della Cultura per la promozione e diffusione della danza italiana in Italia e all’estero – che si svolgerà a Vicenza dal 9 al 12 ottobre prossimi e vede il Teatro Comunale come capofila – è previsto un significativo progetto di residenze internazionali per coreografi e danzatori – danzatrici in collaborazione con il Québec/Canada, Francia, Germania, UK, Spagna, Norvegia e Austria.

Per favorire la collaborazione tra artisti, programmatori e istituzioni culturali della danza a livello internazionale, il Teatro Comunale di Vicenza ha ospitato nei giorni scorsi, in collaborazione con la Fondazione Teatro Civico di Schio durante l’Adunata Nazionale degli Alpini, tre artiste del Shinehouse Theatre / Want To Dance Festival di Taipei. Le artiste, Chieh-Hsuan Yen, I-Chun Hsieh e Pei-Tzu Lo, sono arrivate in Italia per confrontare metodi e scambiare le migliori pratiche di danza contemporanea. La residenza artistica si concluderà con uno sharing, una restituzione pubblica in programma mercoledì 22 maggio alle 21.00 al Ridotto del Tcvi. Seguirà un incontro con le artiste e un brindisi finale dedicato alla collaborazione tra Italia e Taiwan; la partecipazione all’evento è gratuita, con iscrizione online sul sito www.tcvi.it.

Chieh Hsuan Yen, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi
Chieh-Hsuan Yen, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi

Per gli spettatori vicentini sarà un’occasione unica per avvicinarsi all’espressione coreografica delle tre giovani e talentuose artiste del Want To Dance Festival e avere l’opportunità di cogliere un’istantanea del panorama artistico taiwanese, che, anche attraverso la danza, testimonia i profondi cambiamenti di una società in rapida evoluzione. Durante la residenza artistica a Vicenza, realizzata in collaborazione con Gwen Hsin-Yi Chang, dramaturg e consulente per le relazioni internazionali del Want To Dance Festival, le performer hanno potuto condividere la loro attuale ricerca coreografica sul corpo come mezzo di connessione ed espressione e approfondire ulteriormente la relazione tra individuo e collettività nei diversi contesti culturali.

I Chun Hsieh, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi
I-Chun Hsieh, una delle danzatrici di Taiwan ospitate dal TCVi

Il lavoro che presenteranno al pubblico nella restituzione “Taiwan Dances” affronterà come le posizioni, l’assetto posturale del corpo e il movimento possano assumere valenze diverse (e quindi trasmettere messaggi diversi) a seconda del contesto culturale in cui prendono forma e di come la danza sia in grado di rendere gli individui consapevoli di questo gap tra cultura e corpo. Come affermano le artiste, “la danza non è solo danza e il corpo non è solo un’entità fisica”.

Il progetto di residenza bilaterale Italia/Taiwan nell’ambito della NID, promossa e sostenuta dal MiC, Direzione Generale Spettacolo, insieme alle Regioni ospitanti e all’Adep/Federvivo-Agis, è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Ufficio Italiano di Promozione Economica, Commerciale e Culturale di Taipei, del Ministero della Cultura Taiwanese e dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia. Si è avvalso inoltre della collaborazione professionale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e del Shinehouse Theatre / Want To Dance Festival di Taipei.

La nuova edizione della NID – New Italian Dance Platform, in programma dal 9 al 12 ottobre 2024, è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del MiC, della Regione Veneto e del Comune di Vicenza, con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza come partner capofila e organizzatore, in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale. “Get back to dance” è il titolo di questa edizione e segna un ritorno alla danza come valorizzazione dell’espressione coreutica, con la centralità del corpo e dell’armonia del movimento a guidare le proposte artistiche dei performer e dei coreografi.