Restyling del Teatro Goldoni all’insegna di comfort, tecnologia e sostenibilità

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

A quarant’anni dalla sua riapertura, il Teatro Goldoni di Venezia verrà rinnovato nel segno dell’accoglienza, della tecnologia e della sostenibilità, grazie ad un importante finanziamento del Comune di Venezia, all’impegno del Teatro Stabile del Veneto, al sostegno di tre storiche aziende veneziane, ma anche alle maestranze. Il restyling sarà realizzato in tempo per la prima della prossima stagione ed è stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ai piedi del palco, dal presidente dello Stabile, Giampiero Beltotto, e dall’assessore comunale al Bilancio.

“L’intervento principale, anche dal punto di vista dei costi, è sicuramente l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi – ha spiegato l’assessore – che prevede l’adeguamento dell’impianto elettrico e del sistema di vie di esodo. Si tratta di una questione antica e sofferta che abbiamo affrontato, decidendo di investire un milione e 200mila euro. I lavori sono già in corso, per cui sono stati spesi finora 583mila euro, e continueranno perché il nostro obiettivo era la messa a norma e la sicurezza del teatro. A questo si aggiunge il finanziamento di ulteriori 250mila euro che il Comune ha messo per il rinnovo delle 330 poltroncine e della moquette della platea. E’ un segnale forte che l’Amministrazione ha voluto dare al teatro della città e ai cittadini, che meritano la comodità e la migliore tecnologia”.

Il rinnovo degli interni fa segnare una svolta “green” al teatro, che mira a diventare un modello di sostenibilità. Ecco allora che si passerà dalle lampade alogene a led (garantendo un risparmio di 150mila kWh e di 63 tonnellate di emissioni di co2), che verranno utilizzati materiali eco-compatibili e che si punterà a una gestione complessiva volta alla riduzione dei consumi e dei rifiuti. Inoltre una particolare attenzione verrà rivolta alle persone con ridotta mobilità, per le quali saranno previste sedute particolari. A riguardo delle sedute, il vecchio modello “poltrona Goldoni” sarà rinnovato, ma senza stravolgimenti: rimarranno rosse, anche se di un tono più acceso, e, soprattutto, risulteranno più comode e maneggevoli da smontare.

Un regalo particolare è stato poi fatto al teatro dai suoi stessi dipendenti: le maestranze hanno infatti sostituito 130 tendine e 5mila pendagli per un totale di 250 ore di manodopera. Un gesto che è stato riconosciuto dal presidente dello Stabile e premiato con una pubblicazione ad hoc sul lavoro svolto.

Il Teatro Goldoni verrà infine dotato di wi-fi, per attrarre anche un pubblico internazionale: quest’infrastruttura permetterà infatti l’utilizzo di una nuova app, finora sperimentata solo nella lirica, per la traduzione simultanea degli spettacoli in più lingue.

“Il Goldoni ha una storia antichissima – ha concluso il presidente Beltotto – e quando ci siamo resi conto che la nostra casa aveva bisogno di manutenzione, come accade in ogni famiglia, abbiamo voluto prendercene cura. Così, insieme al sindaco di Venezia, che ringrazio per la sensibilità e l’immediata disponibilità dimostrata, abbiamo voluto garantire a questo teatro il posto che gli spetta in città e in Europa, con interventi che lo rendano sempre più confortevole, tecnologico e sostenibile. I cittadini hanno diritto a fruire degli spettacoli comodamente e la città tutta avrà un teatro che sarà il più importante avamposto tecnologico che una capitale culturale possa avere. Sono grato ai dipendenti del Goldoni che hanno voluto festeggiare i quarant’anni di questa storica sala donando, in maniera totalmente volontaria e con forte abnegazione, il proprio tempo e la propria manodopera per riportare il teatro allo splendore originario”.