Il 5 giugno 2019 è stata attivata in Italia la rete cellulare di 5° generazione, ricorda il consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza Ciro Asproso nella nota che pubblichiamo. Questa nuova tecnologia non è la normale evoluzione del sistema attuale, ma rappresenta una svolta tecnica che promette di cambiare il nostro rapporto con gli oggetti di uso quotidiano. Quindi, non solo maggiore velocità nella trasmissione dei dati, ma nuove possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale, sia che si tratti di far muovere un’automobile a guida automatica, sia che si punti ad implementare la nostra percezione della realtà attraverso la robotica o la comunicazione interattiva.
Il prezzo da pagare si traduce in una serie di questioni altamente problematiche che provo a riassumere qui di seguito:
– Innanzitutto si avrà un utilizzo di onde ad alta frequenza ben superiore a quanto avvenuto fino ad oggi, poichè tutti gli oggetti che si collegano alla rete 5G emettono in continuazione onde elettromagnetiche.
– Inoltre, serviranno milioni di micro antenne a poche decine di metri l’una dall’altra, con una fortissima concentrazione di impianti in tutti i luoghi affollati e di passaggio.
Allo stato attuale, le evidenza scientifiche non sono in grado di assicurare con assoluta certezza l’assenza di rischi sanitari per i cittadini, ed è per questa ragione che il CODACONS ha chiesto ai Comuni di applicare il principio di precauzione e di non sottoporre i cittadini ad una campagna di sperimentazione su larga scala.
A Vicenza, dopo l’approvazione del Piano di localizzazione il tema delle Stazioni radio base è uscito dai radar della politica – come dimostra una mia precedente Interrogazione che indaga sull’effettiva riscossione dei canoni COSAP – ma questo non significa che sia tutto congelato. Anzi, a quanto mi risulta, ad essere particolarmente attiva sul mercato del 5G è ILIAD, la compagnia francese di telecomunicazioni sta infatti contattando molti amministratori di condominio alla ricerca di edifici di una certa altezza e con tetti a terrazza. In cambio, offrono contratti di locazione intorno ai 12.000 euro l’anno.
TUTTO CIO’ CONSIDERATO SI CHIEDE:
Qual è l’atteggiamento di ILIAD rispetto al Piano di localizzazione delle SRB stipulato da questo Comune con i maggiori Gestori della telefonia mobile?
Quante sono le richieste di nuove installazione per impianti 5G?
Alcuni Comuni, tra cui Longare, hanno emesso un’ordinanza sindacale per vietare la sperimentazione della tecnologia 5G sul loro territorio. Qual è la posizione che intende assumere il Sindaco di Vicenza in merito all’implementazione di questa nuova tecnologia?
Ciro Asproso
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