Giovedì una delegazione della Rete Nazionale Scuola in Presenza – come si legge nella nota dell’associazione che pubblichiamo (qui altri suoi comunicati, ndr) – che si occupa del rapporti con le Istituzioni, insieme con il professor Francesco Cecconi (Professore Ordinario di Biologia dello Sviluppo all’Università di Tor Vergata, ricercatore dell’ospedale Bambino Gesù e del Centro Danese per la Ricerca sul Cancro) si è recata al Ministero dell’Istruzione per un incontro ISTITUZIONALE con il sottosegretario all’Istruzione, onorevole Rossano Sasso.
Obiettivo dell’incontro della Rete è stato quello di portare all’attenzione delle Istituzioni la forte opposizione dei genitori, studenti e insegnanti che aderiscono alla Rete Nazionale riguardo alle misure appena introdotte dal Governo Italiano in tema di scuola.
La Rete Nazionale Scuola in Presenza è profondamente contraria alla discriminazione certificata dallo Stato in base allo status vaccinale degli studenti.
La scuola Italiana è solo in presenza e non può essere sottoposta a condizioni di politica sanitaria che creano discriminazioni tra gli studenti.
Abbiamo rappresentato la preoccupazione della comunità scolastica che non riesce più a districarsi tra regole sempre più complesse e spesso applicate a livello locale con interpretazioni arbitrarie se non illegittime. E’ stata messa in evidenza la posizione della comunità scientifica internazionale dalla quale quella italiana si sta sempre piu’ discostando, quasi non riuscisse a contestualizzare i mutamenti della situazione pandemica, per coglierne opportunita’ di semplificazioni a tutela del benessere psicofisico degli studenti italiani.
Da oggi oltre alle notti di lavoro per supportare le comunità di genitori disorientati e affranti da regole che tengono in ostaggio la scuola, lavoreremo con tutti i comitati, dal Piemonte alla Sicilia, e con tutte le istituzioni e forze politiche interessate al benessere di bambini e giovani in quanto fondamenta del futuro di tutti, perché la scuola non ha colore ed è un diritto da difendere.
Il sottosegretario Sasso ha accolto e condiviso, anche a titolo personale, le preoccupazioni della Rete Nazionale Scuola in Presenza e si è impegnato a farsi promotore con tutte le forze politiche di azioni per eliminare ogni provvedimento istituzionale discriminatorio e riportare al più presto la serenità tra i banchi di scuola.
Rete Nazionale Scuola in presenza
CHI SIAMO:
Rete Nazionale Scuola in Presenza rappresenta oltre 40 comitati costituiti ognuno da decine di migliaia di persone, nella maggior parte delle Regioni italiane. Siamo infatti diffusi e attivi su tutto il territorio nazionale e stiamo impegnando pro bono il nostro tempo per far sì che venga ristabilita l’evidenza scientifica e lo Stato imponga il rientro in classe dei nostri figli al 100% senza condizioni, facendo valere ragioni giuridiche (abbiamo vinto la maggioranza dei ricorsi al Tar, anche il Consiglio di Stato ci ha dato ragione ad aprile scorso, salvo, incredibilmente, per la situazione in Puglia), e anche e soprattutto scientifiche.