Smontate le reti del cantiere Tav di Montecchio Maggiore da attivisti di Rise Up for Climate Justice

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Attivisti di Rise Up for Climate Justice smontano reti del cantiere Tav a Montecchio Maggiore
Sabato 12 ottobre attivisti di Rise Up for Climate, come scrivono nella nota che pubblichiamo –  Justice hanno smontato le reti di delimitazione del futuro cantiere Tav di Montecchio Maggiore. Nella provincia di Vicenza il progetto Tav è accompagnato da consumo di suolo ed enormi colate di cemento. Ad aggravare l’impatto della grande opera infatti, sia a Vicenza che in provincia è prevista la costruzione di strade ed infrastrutture di collegamento per auto e camion.
Reti del cantiere Tav a Montecchio Maggiore smontate da attivisti di Rise Up for Climate Justice
Reti del cantiere Tav a Montecchio Maggiore smontate da attivisti di Rise Up for Climate Justice
La costruzione di strade all’interno del progetto TAV è sempre stata fondamentale per la lobby del cemento veneta e l’intento nella zona è quello di costruire collegamenti con la fallimentare e devastante opera della Pedemontana Veneta.
Circa 50 attivisti hanno smontato le reti del futuro cantiere e scritto a terra con gli spray per denunciare quello che per ora è un grande problema rimosso nel progetto TAV.
Smontate le reti del cantiere e le linee segnate in verde da attivisti di Rise Up for Climate Justice
Smontate le reti del cantiere e le linee segnate in verde da attivisti di Rise Up for Climate Justice
L’inquinamento da PFAS delle falde superficiali nella zona è estremamente pesante,
le colate di cemento previste all’interno del progetto impermeabilizzeranno il terreno rendendo imprevedibili i movimenti della falda inquinata nel sottosuolo, col rischio di rendere ancora più grave quello che è già un disastro ambientale.
La crisi climatica è qui ed ora, è giunto il momento di fermare grandi opere e consumo di suolo! Ci vediamo tuttə a Venezia l’11 e 12 Dicembre per il Venice Climate Meeting!