Retrone e bacino laminazione sul torrente Onte, sindaci di Vicenza, Altavilla, Creazzo e Sovizzo: «Partano lavori protezione da rischi alluvionali»

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Bacino di laminazione sul torrente Onte, sindaci Giacomo Possamai (Vicenza), Rossella Zatton (Altavilla Vicentina), Carmela Maresca (Creazzo) e Matteo Forlin (Sovizzo) con altri politici e personale protezione civile e Polizia locale
Bacino di laminazione sul torrente Onte, sindaci Giacomo Possamai (Vicenza), Rossella Zatton (Altavilla Vicentina), Carmela Maresca (Creazzo) e Matteo Forlin (Sovizzo) con altri politici e personale protezione civile e Polizia locale

I sindaci di Vicenza, Altavilla Vicentina, Creazzo e Sovizzo chiedono con forza l’avvio dei lavori per la realizzazione del bacino di laminazione sul Torrente Onte, considerato essenziale per la difesa dei territori.

«I lavori devono iniziare il prima possibile, poiché l’opera è cruciale per la salvaguardia delle nostre comunità» dichiarano i sindaci Giacomo Possamai (Vicenza), Rossella Zatton (Altavilla Vicentina), Carmela Maresca (Creazzo) e Matteo Forlin (Sovizzo), riuniti presso il cantiere interrotto a Sovizzo, a causa di un provvedimento del Tar che ha rilevato un vizio procedurale nell’autorizzazione del progetto.

Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha sottolineato il rischio di ritardi nei lavori, richiamando l’esempio dell’Emilia Romagna: «A Budrio, dove erano in corso opere di contenimento delle piene del fiume Idice, le recenti esondazioni hanno distrutto il cantiere. La stessa urgenza vale per il bacino di Sovizzo, progettato come opera di compensazione della Tav, che può contenere fino a 334 mila metri cubi d’acqua. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi; è necessario risolvere le questioni burocratiche e ripartire con i lavori al più presto.»

Il sindaco di Sovizzo, Matteo Forlin, ha aggiunto: «Il bacino di laminazione occuperà la vallata tra Sovizzo e Castelgomberto, una zona che potrebbe essere gravemente colpita da eventi alluvionali. L’opera deve diventare la priorità per tutti gli enti coinvolti, da Iricav alla Regione e allo Stato.»

Rossella Zatton, sindaco di Altavilla Vicentina, ha evidenziato la vulnerabilità di alcune aree del suo comune, minacciate da fenomeni meteorologici estremi: «Nonostante gli interventi di prevenzione già effettuati, abbiamo bisogno di quest’opera per proteggere il nostro territorio. La realizzazione del bacino deve riprendere quanto prima.»

Anche Carmela Maresca, sindaco di Creazzo, ha sottolineato l’importanza del progetto: «Le recenti alluvioni in Emilia Romagna ci ricordano che non possiamo aspettare che accadano altre calamità. Dobbiamo agire ora per evitare danni futuri alle abitazioni lungo il Retrone.»

Il sindaco Possamai ha poi aggiunto che il Retrone, un tempo meno preoccupante del Bacchiglione, è oggi un fiume che si riempie rapidamente a causa del cambiamento climatico. «L’unica soluzione rapida per gestire le acque del Retrone è il bacino sull’Onte. Serve risolvere al più presto le questioni tecniche e procedurali, oltre a ottenere i ristori per i danni subiti dagli allagamenti di febbraio e maggio.»

All’incontro erano presenti anche Angelo Tonello, consigliere del Comune di Vicenza delegato alla Tav, l’assessore all’ambiente di Sovizzo, Veronica Scapin, e il consigliere comunale di Sovizzo, Emiliano Ghiotto, insieme a rappresentanti della protezione civile e della polizia locale dei quattro comuni coinvolti.