Revenge porn, Meritocrazia Italia: “sfida da vincere con percorsi educativi e centri di ascolto”

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Revenge porn
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Nonostante i recenti interventi normativi a repressione del reato di revenge porn, il fenomeno non si arresta. La condivisione non autorizzata di foto che ritraggono momenti di intimità addirittura rientra nella normalità delle interazioni e coinvolge anche i giovanissimi. Per sopperire a quello stravolgimento dei valori che porta stigmatizzazione sociale più alla vittima che al carnefice, secondo Meritocrazia Italia occorre una vera e propria Rivoluzione delle coscienze. Meritocrazia Italia, da sempre impegnata nella promozione della parità di genere, insiste sull’importanza di un uso consapevole della Rete, dell’educazione alla legalità e della diffusione di un rinnovato senso civico e del rispetto.

Per questo, reputa fondamentale, tra l’altro, definire adeguati percorsi educativi (scolastici ed extrascolastici), calibrati sulle nuove abitudini di relazione e comunicazione e per un sano sviluppo emotivo dei più giovani; promuovere la formazione e la specializzazione degli addetti delle forze dell’ordine, per interventi utili e tempestivi; allargando la prospettiva, favorire il miglioramento del funzionamento dei Centri di ascolto e antiviolenza, sul piano quantitativo e qualitativo, con presidio permanente di figure professionali specializzate (psicologi, assistenti sociali, mediatori familiari) per l’individuazione dei profili di urgenza e pericolosità.