Riapertura delle imprese? Reagisce l’Usb: “Confindustria minaccia l’intero Paese e per Zaia in Veneto non esiste lockdown”

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Coronavirus, manifestazione USB
manifestazione USB

Una risposta di lotta immediata contro l’arroganza criminale di Confindustria – è scritto in un comunicato diffuso dall’Unione Sindacale di Base di Vicenza – di queste regioni che hanno richiesto di anticipare la ‘fase due’ con la riapertura immediata delle imprese.

Aperture di fatto sponsorizzate dai Presidenti delle 4 Regioni. Tanto che Zaia ha affermato proprio oggi che nel Veneto già adesso non esiste Lockdown. Lo sciopero è indetto per le intere giornate di domani venerdì 10 e di martedì 14 aprile per le regioni del nord e si conferma lo stato di agitazione sul resto del territorio nazionale contro le riaperture, le deroghe facili alla ripresa delle attività non essenziali e contro la mancanza di vere misure di sicurezza.

Oltre alle aziende autorizzate per decreto tramite i codici ATECO, già oggi sono 71 mila le aziende che si sono autocertificate come “essenziali” per poter continuare a produrre e di queste il 67% sol in queste quattro regioni. Mai sazia, ora la Confindustria minaccia l’intero paese e pretende la riapertura generalizzata della produzione e chiede deroghe alle misure di sicurezza, mettendo così in pericolo milioni di lavoratrici e lavoratori e l’intera popolazione.

Un atteggiamento criminale che mette al primo posto i loro profitti con l’evidente conseguenza di dare nuovo slancio all’epidemia ancora in corso, sia per gli assembramenti che si avranno nei luoghi di produzione sia nei mezzi di trasporto.

Per questi motivi la USB invita le lavoratrici e i lavoratori a respingere le pretese e i ricatti del padronato, a lottare per i nostri diritti, organizzando e aderendo allo sciopero.