“Dopo oltre un anno di chiusura, Le chiedo, signor Ministro, se sia possibile immaginare una riapertura dei teatri, sia pure per qualche sporadico spettacolo, previo test anti-Covid a tutti i partecipanti, gli artisti e, ovviamente, al pubblico”.
È l’appello che l’assessore alla cultura Simona Siotto ha rivolto al ministro alla cultura Dario Franceschini dopo che a Barcellona qualche giorno fa le principali istituzioni catalane hanno deciso di organizzare, in via sperimentale, un concerto che ha visto la partecipazione di 5 mila persone, tutte sottoposte a un test antigenico e con l’obbligo di mascherina. L’iniziativa, replicata anche in Olanda e in Gran Bretagna, aveva l’obiettivo di valutare se eventi che raccolgono migliaia di persone si possano svolgere in sicurezza e se le modalità messe in pratica funzionino.
“Non credo sia necessario spendere parole sul significato di un ritorno alla vita – scrive l’assessore Siotto nella lettera destinata al ministro – non solo per gli operatori del settore, ormai prostrati da questa difficilissima situazione, ma anche per chi, come me e come tanti, sempre di più avverte il senso di vuoto che deriva dalla mancanza di uno spettacolo dal vivo, sia esso un concerto, uno spettacolo teatrale, una performance di danza o l’assolo di un cantante. (…) La sensazione che regala un evento del genere è irripetibile, imparagonabile, insostituibile”.
Nella lettera, in particolare, Siotto propone al ministro di organizzare uno spettacolo a numero ridotto al Teatro Comunale di Vicenza applicando tutti i protocolli di sicurezza e controllo dei partecipanti.