Riconvocazione Consiglio comunale, le Minoranze: “non esistono precedenti, dilettanti allo sbaraglio”

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I capigruppo delle Minoranze del Consiglio Comunale di Vicenza intervengono con una nota congiunta in merito alla questione del Consiglio comunale di venerdì 12 luglio “in seconda convocazione”

Una amministrazione comunale in cui si ricorre a cavilli per fare approvare un provvedimento importante e’ una amministrazione che certifica da sola il proprio fallimento. Non esistono precedenti della riconvocazione in seconda seduta con quorum diverso, ne’ in questa amministrazione ne’ nella precedente.

Non si possono tirar fuori dal cappello cavilli da azzeccagarbugli per salvare una maggioranza che non c’e’. Il Presidente del Consiglio si sta comportando in modo molto grave lavandonese le mani e lasciando in mano ai tecnici una questione tutta politica.

O esiste una maggioranza per governare la citta’ che fino a prova contraria è di 17 consiglieri (sindaco compreso) o non c’e’ e i cittadini hanno diritto di vedere l’amministrazione dare le dimissioni per andare a elezioni e pretendere una maggioranza stabile.

Che non e’ certo di 11 persone come dice il Segretario comunale, altrimenti noi dell’opposizione, che siamo in 12, avremmo i numeri per governare e lo faremmo certo molto meglio di questi dilettanti allo sbaraglio.

Inviamo a Prefetto, Presidente del Consiglio Comunale e Segretario comunale lettera nella quale facciamo richiesta di copia del verbale della conferenza dei capigruppo del 3 luglio 2019 e diffidiamo il Presidente del Consiglio comunale a considerare validamente aperta l’adunanza in assenza del quorum stabilito dal regolamento.

*Ciro Asproso (Coalizione Civica)
Raffaele Colombara (Quartieri al Centro)
Isabella Sala (PD)
Giovanni Selmo (Da adesso in poi)
Ennio Tosetto (Vinova)