Il piano trasporti ha funzionato. Il rientro in presenza, seppure non ancora completo, degli studenti degli istituti superiori ha rappresentato un test per il trasporto pubblico, chiamato a garantire un servizio in sicurezza con la capacità dei mezzi ridotta al 50%.
Passate le ore più “calde” del ritorno a casa le notizie che arrivano da Svt, società che gestisce il trasporto pubblico urbano ed extraurbano, sono positive.
“E’ andata bene -afferma il presidente della Provincia e sindaco del Comune di Vicenza Francesco Rucco dopo essersi confrontato con Svt- Gli autisti non hanno riferito criticità di rilievo, il servizio si è svolto in maniera regolare in città e in provincia, sia all’andata questa mattina che al ritorno all’ora di pranzo. Piccoli disagi, se vogliamo definirli tali, sono legati al traffico, ma era fisiologico e prevedibile. Il sistema del trasporto si è dimostrato all’altezza del delicato compito a cui è chiamato e questo ripaga degli sforzi della task force del trasporto che, coordinata dal Prefetto, ha lavorato negli ultimi mesi non solo per la riapertura delle scuole in presenza, ma anche perché le scuole rimangano aperte in presenza fino a fine anno scolastico.”
Grazie all’apporto dei privati, Svt può contare su 490 autobus. La flotta dei controllori è affiancata da 41 steward con il compito di garantire il rispetto della normativa di sicurezza anti-covid.
Per completezza di informazioni, va segnalato un piccolo inconveniente accaduto questa mattina a Monticello di Fara, dove un’avaria ha bloccato un autobus prontamente sostituito, con disagi quindi contenuti. Da monitorare è anche l’uscita degli studenti dal liceo Quadri a Vicenza, che rischia di essere causa di assembramento se non è contingentata. Per scongiurare situazioni di rischio, domattina Svt invierà controllori a terra per garantire il distanziamento degli studenti durante l’attesa dei mezzi.