Rifiuti a Vicenza: forse vi è qualche cosa che non è chiaro anche a… Maria Menin

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Maria Menin, ex Sindaco di Sandrigo, ed ex Presidente della Conferenza dei Sindaci, Presidente dell”UCAH (Unità di coordinamento associazioni handicap provinciali), dove ha dato appoggio ai piani predisposti dall’ULSS settore sociale, Presidente dal 2003 della società ITALSABI nata nel 1973 e che opera nel settore dei controlli non distruttivi e dei trattamenti termici, vicepresidente di Apindustria, ricopre oggi anche un incarico in AIM Ambiente, società di Vicenza e quindi fa parte dello staff gradito al sindaco uscente, domani (evviva), Achille Variati.
Dalla riconferma è stata una susseguirsi di interventi pubblici, l’ultimo dei quali riguarda la soddisfazione degli utenti e ha lodato naturalmente l’ambito di cui si occupa. Peccato però che proprio oggi, 9 giugno, quando è stata pubblicata la “soddisfazione degli utenti” che la signora Menin ha registrato e divulgato, sul quotidiano cittadino sia invece apparsa la notizia, molto grave a Vicenza “sui marciapiedi, in strada e ai piedi dei cassonetti vengono abbandonate oltre 8 tonnellate di rifiuti al giorno, 3 mila l’anno. E mentre l’amministrazione ha inasprito le sanzioni per i furbetti che scambiano la città per una discarica, si accendono i riflettori su una particolare categoria di utenti del servizio ambientale: coloro, cioè, che risulta non abbiano mai ritirato la chiavetta per l’apertura dei cassonetti a calotta.
AIM, è ricordato dall’articolo, ha raddoppiato il turni di raccolta della domenica, ma le oltre 8 tonnellate di rifiuti abbandonati sono quotidiani (3 mila all’anno). Certo questo non deve essere stato considerato per rilevare la soddisfazione degli utenti. Infatti, in zona mercato da circa un anno si nota bene che la raccolta non è bene effettuata. Un altro indice di come la città di Vicenza non sia stata propriamente amministrata a dovere, perché a questa questione dei rifiuti abbandonati seguono tante altre e anche più gravi.
E’ tempo di migrare per coloro che hanno avuto responsabilità amministrative per dieci anni.

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.