“Una città più vivibile e una bolletta più contenuta“. Così l’amministratore unico di Aim Ambiente Mariano Farina ha lanciato il mese di iniziative nei quartieri di Vicenza per sensibilizzare i cittadini e le nuove generazioni contro l’abbandono dei rifiuti.
Vicenza è al primo posto tra i Comuni capoluogo per la raccolta differenziata in Veneto, grazie ai quattro ecocentri operativi in città e aperti 7 giorni su 7 e alla convenzione con Cooperativa Insieme.
La quota di abbandono è minima, intorno al 2%, ma equivale a 3 tonnellate di rifiuti al giorno, 1.300 tonnellate all’anno (sono 70 mila le tonnellate di rifiuti in generale), con un costo che si aggira intorno ai 30-40 mila euro in più per la comunità.
Dalle notizie sui media e dalle segnalazioni crescenti arrivate ad Aim da parte dei cittadini, spesso la cattiva abitudine di lasciare i rifiuti fuori dai cassonetti o di non portarli in ricicleria riguarda gli immigrati, a volte inconsapevolmente o per mancanza di informazioni.
Sul sito di Aim Ambiente le istruzioni sono tradotte in dieci lingue e le comunicazioni su novità e iniziative hanno almeno la traduzione in inglese. Il problema, però, è all’attenzione dell’AU Farina anche perché ci spiega che “in Africa è comune che le persone lascino per strada i rifiuti, li mettono a disposizione di tutti per il riuso“.
Ma la stragrande maggioranza dei vicentini, anche immigrati, i rifiuti non li abbandona:
“Il problema – conclude Farina – è che per cento sacchetti dentro, uno fuori fa notizia. Ma il nostro sforzo è di fare in modo di portare anche quel sacchetto dentro i corretti cassonetti“.