Rifiuti e ampliamento Silva srl ex Safond-Martini: Comitato Tuteliamo la Salute “chiama” sindaci di Montecchio Precalcino, Dueville e Villaverla

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Safond-Martini cambia nome in SILVA e prosegue la bonifica rifiuti del proprio sito industriale
Safond-Martini cambia nome in SILVA e prosegue la bonifica rifiuti del proprio sito industriale

La gestione dei rifiuti nel territorio vicentino è al centro di un acceso dibattito tra amministrazioni comunali e cittadini. Il confronto è nato dalla proposta di ampliamento delle attività della Silva S.r.l., ex Safond-Martini, azienda del Gruppo Ecoeridania specializzata nel trattamento e recupero di rifiuti industriali (leggi altre notizie, ndr), che ha sollevato preoccupazioni sulla tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Se da un lato i sindaci di Montecchio Precalcino, Dueville e Villaverla rassicurano sulla sicurezza del progetto e sulla necessità di soluzioni sostenibili, dall’altro il Comitato “Tuteliamo la Salute” chiede maggiore trasparenza e un monitoraggio costante delle operazioni per evitare possibili rischi per la comunità.

Le dichiarazioni dei sindaci

Il sindaco di Montecchio Precalcino, Fabrizio Parisotto, ha ribadito l’importanza di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale. Ha dichiarato che il Comune è impegnato nel monitoraggio delle attività dell’impianto e collaborerà con Silva S.r.l. per garantire che il trattamento dei rifiuti avvenga in conformità con le normative ambientali vigenti. Ha inoltre affermato che verranno attuate misure preventive per ridurre al minimo i disagi per i cittadini.

Il sindaco di Dueville, Giuliano Stivan, ha sottolineato come il progetto sia parte di una strategia più ampia per la valorizzazione dell’economia circolare. Ha spiegato che il recupero delle sabbie di fonderia esauste consentirà di ridurre il consumo di materie prime vergini, trasformando il problema dello smaltimento in un’opportunità per le imprese del territorio. Ha inoltre precisato che non si tratta di un ampliamento dell’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi, ma di un miglioramento dei processi di recupero.

Il sindaco di Villaverla, Enrico De Peron, ha voluto chiarire che il progetto non prevede la costruzione di un inceneritore, né il trattamento di rifiuti sanitari, radioattivi o pericolosi. Ha ribadito che tutte le operazioni della Silva S.r.l. saranno sottoposte a rigorosi controlli da parte degli enti preposti e che l’amministrazione comunale si impegna a vigilare affinché siano rispettati gli standard di sicurezza.

La replica del Comitato “Tuteliamo la Salute”

Il Comitato “Tuteliamo la Salute” ha espresso forti perplessità riguardo al progetto della Silva S.r.l., sottolineando il potenziale impatto negativo sulle comunità locali. Secondo il Comitato, le rassicurazioni fornite dai sindaci non sono sufficienti a garantire che il progetto non comporti rischi ambientali e sanitari. Viene evidenziato che la nuova piattaforma di trattamento dei rifiuti potrebbe determinare un aumento significativo del traffico pesante, con conseguenti impatti sulla qualità dell’aria e sul rumore nella zona.

Un altro punto critico riguarda le possibili emissioni nocive derivanti dal trattamento dei rifiuti industriali, che potrebbero contaminare le falde acquifere e i terreni circostanti. Il Comitato denuncia anche una mancanza di trasparenza nei processi decisionali, sostenendo che i cittadini e le associazioni locali non sono stati adeguatamente coinvolti nelle valutazioni preliminari del progetto.

Inoltre, viene richiesta l’istituzione di un sistema di monitoraggio indipendente, che garantisca controlli continui sulle attività dell’impianto e la pubblicazione periodica di dati ambientali accessibili alla popolazione. Il Comitato ha infine avanzato la richiesta di un incontro pubblico con le istituzioni locali e i rappresentanti della Silva S.r.l., per un confronto diretto sulle criticità sollevate.

Verso una soluzione condivisa?

Il confronto tra le amministrazioni locali e il Comitato “Tuteliamo la Salute” mette in luce la necessità di una gestione dei rifiuti trasparente e condivisa. Mentre i sindaci si dichiarano favorevoli al dialogo e garantiscono la conformità del progetto alle normative vigenti, il Comitato insiste sulla necessità di maggiori garanzie, controlli indipendenti e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza.

Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se sarà possibile trovare un punto di incontro tra le istituzioni e i cittadini, evitando conflitti e assicurando una gestione responsabile dei rifiuti nel territorio vicentino.