Telecamere rifiuti, l’assessore veneto Gianpaolo Bottacin riceve lettera con minacce di morte. Zaia: “siamo con te”

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Rogo di rifiuti nel Timonchio
Rogo di rifiuti nel Timonchio

“Sei morto”: è la scritta riportata in un biglietto contenuto in una busta recapitata nei giorni scorsi all’indirizzo di casa dell’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin. All’interno della missiva anche una copia di un articolo di stampa, tratto dall’edizione nazionale del “Il Gazzettino” del gennaio scorso, dal titolo: “Telecamere obbligatorie contro i roghi di rifiuti”.

L’assessore ha immediatamente provveduto a presentare denuncia ai Carabinieri che procederanno alle indagini sull’accaduto.

“Esprimo la più forte e calorosa solidarietà all’amico e collega Gianpaolo: so che non ti fai intimidire e che continuerai a svolgere la tua preziosa attività per fare del Veneto una terra sempre migliore. Io, l’intera Giunta e tantissimi veneti siamo con te”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si rivolge al collega Gianpaolo Bottacin, fatto oggetto di minacce per l’azione svolta in veste di assessore all’ambiente.

“Qualunque sia il livello e l’entità della minaccia – conclude Zaia –, sappia costui o sappiano costoro, che una Regione come la nostra che vanta vari primati nella difesa dell’ambiente e la cui popolazione si distingue da sempre per i suoi comportamenti virtuosi, non abbasserà mai la guardia contro chi tenta di esportare da noi una nuova terra dei fuochi. Non glielo lasceremo fare”.