Questione rifiuti nel vicentino: iniziano oggi i due giorni di sciopero proclamati da Unione sindacale di base di Alto Vicentino Ambiente nei comuni che si servono di Ava per la raccolta. La decisione – come avevamo scritto in precedenza – è motivata dall’alto numero di rivendicazioni nei confronti del management dell’azienda che si occupa del servizio rifiuti in molti comuni del Vicentino.
Raniero Germano dell’Usb spiega in merito che “ieri mattina si è tenuto un incontro presso la Prefettura di Vicenza su richiesta di Alto Vicentino Ambiente, nel corso del quale il Prefetto ha ribadito la legittimità dello sciopero e pertanto – aggiunge il sindacalista – nessuno può impedirlo o limitarlo.
L’azienda ha preso atto a malincuore pur insistendo che lo sciopero avrebbe causato seri problemi soprattutto nel comune di Schio. Risolta la questione come Usb abbiamo ribadito che vogliamo risposte concrete sui punti proposti.
Nessuno si diverte a scioperare – ha poi puntualizzato Raniero -, ma la misura è colma. La risposta aziendale è stata generica: ovvero la promessa di un incontro interlocutorio tra azienda e tutti i sindacati. Compresa l’Usb. In cambio si doveva ritirare lo sciopero.
Il Prefetto si è detto disponibile a convocarlo in Prefettura. Ma non è stata fissata una data. Abbiamo pure dato la disponibilità ad incontrarci già nella giornata di lunedì 20 giugno, ma l’azienda non ce lo ha garantito e comunque prima voleva la revoca dello sciopero. Ci è parso il classico atteggiamento per tenerci buoni.
Purtroppo, queste promesse le conosciamo.da tanto tempo e quando ci abbiamo creduto spesso è stata una fregatura. L’Unione sindacale di base ha risposto che senza un impegno e una data scritti lo sciopero rimane.
A fronte della arrabbiatura aziendale ribadiamo che noi ci siederemo subito a un tavolo dove si esaminino concretamente le nostre proposte e si arrivi ad un accordo. Per cui azienda, sindacati e sindaci se non volete lo sciopero fatevi sentire subito. Adesso. Intanto lo sciopero rimane e ne riparleremo dopo”, conclude l’intervento del sindacalista Raniero Germano.