Il tribunale del riesame di Bologna – scrive nella nota che pubblichiamo Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea – ha annullato l’ordinanza che aveva condannato agli arresti domiciliari i sindacalisti di Si Cobas e Usb di Piacenza. Cassata l’accusa di associazione a delinquere.
È il secondo smacco per una giustizia ingiusta che ha messo in campo una vera e propria azione persecutoria contro chi si oppone allo sfruttamento selvaggio nella logistica. Era già accaduto che l’incriminazione di alcuni compagni venisse poi annullata dal tribunale del riesame, ed anche questa volta è stata sconfitta la linea della criminalizzazione di chi lotta contro lo sfruttamento.
È stato respinto il tentativo di assimilare la normale attività di un sindacato realmente conflittuale al “programma criminale” di un’associazione a delinquere. Un risultato che suona come un importante avvertimento a chi in questo e nel futuro governo pensasse di continuare a usare politicamente la magistratura per impedire una ripresa delle lotte in autunno per i salari e i diritti contro il carovita e l’economia di guerra.
Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai militanti sindacali scagionati e l’impegno a sostenere la loro lotta nel caso l’accanimento verso di loro continui con l’appello in Cassazione.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea