Riforma Ipab, Usb Veneto: “continueremo ad opporci alla loro privatizzazione per garantire un’assistenza dignitosa agli anziani”

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Apprendiamo che la Giunta regionale per bocca dell’Assessore Regionale Manuela Lanzarin vuole dare un’accelerazione delle riforma delle IPAB venete per diminuire la burocrazia che secondo lei ammorba tali istituti. Ci troviamo di fronte ad un numero impressionante di enti locali, con personale assunto per mezzo di concorsi pubblici, che forniscono un servizio FONDAMENTALE alla cittadinanza in un campo complesso e difficile come l’assistenza agli anziani.

Da parte nostra abbiamo sempre difeso la concezione pubblica di stato sociale, perché riteniamo che solo in questo modo si possano garantire i diritti sanciti dalla costituzione in campo di salute e dare dignità agli ospiti di tali strutture. Negli anni scorsi ci siamo opposti a qualunque tentativo di mettere a libero mercato un pezzo così importante del servizio pubblico nel Veneto, basta ricordare lo sciopero di tutte le IPAB indetto nel 2016 e le diverse vertenze che ci hanno visto combattere ogni trasformazione in FONDAZIONI di stampo privatistico.

Riteniamo che qualunque riforma in tale senso possa accadere solo se RIMANE il PIENO CONTROLLO pubblico per tali strutture ed anzi riteniamo che vantaggi di spesa si possano ottenere con il rientro di eventuale personale, che si dimostra più economico e fornisce una qualità migliore del SERVIZIO, dopo le varie esternalizzazioni dei servizi che si sono verificate negli ultimi anni.

Combatteremo duramente qualunque tentativo , come si sottintende dalla legge regionale depositata, di privatizzare i posti letto ed il personale di questi enti. Vogliamo lavoro e stato sociale valido, non vogliamo invece offrire il fianco ad un libero mercato che fa solo del profitto la sua ragione di essere e non certo il fornire assistenza e dignità agli anziani della regione.

Esecutivo Pubblico Impiego USB VENETO