“Il fatto che ora vengano finanziati tutti i progetti di rigenerazione urbana per i Comuni sopra i 15mila abitanti è senz’altro un aspetto positivo – dice Tommaso Razzolini (FdI) -. Ma va detto che per tutti gli altri, quasi il 70 percento dei Comuni italani, si innesca una guerra tra poveri per un fondo da appena 300 milioni a livello nazionale”.
Il Consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni interviene “Sul bando per la rigenerazione urbana in relazione ai contributi statali destinati ai Comuni italiani con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Se guardiamo al Veneto – che già con la prima tranche dei bandi per i Comuni maggiori si era visto fortemente penalizzato – su 563 Comuni, ben 505 sono sotto i 15mila abitanti. Sul piano nazionale, su 7900 Comuni, quasi 7200 hanno meno di 15mila abitanti. Con le risorse ora messe a disposizione, a questi enti più piccoli spetterebbero poco più di 40mila euro ciascuno: uno stanziamento assolutamente inadeguato per il rilancio economico e la rigenerazione dei territori”.
“Ma non è tutto – prosegue il Consigliere – a questo bando avranno accesso anche i Comuni più grandi non finanziati con il primo bando, mentre quelli più piccoli dovranno associarsi per raggiungere almeno 15mila residenti alla faccia della semplificazione con burocrazia e costi sempre maggiori. I nostri piccoli Comuni rappresentano l’anima e l’ossatura della nostra Nazione, e contribuiscono a rendere unici i nostri territori dove le buone pratiche e la sana gestione locale garantiscono l’efficienza italiana che le politiche governative centrali evidentemente non considerano una priorità. Anzi realtà minori da penalizzare”.
“Tutto ciò – conclude Razzolini – è inaccettabile. In Consiglio regionale non mancherò di porre l’attenzione su una questione che tocca la quasi totalità dei Comuni del Veneto”.