Rinnovo Rsu, Anief “Vogliamo migliorare regole e diritti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non ci interessa urlare più forte per prendere voti, a noi interessa cambiare la scuola per migliorare le condizioni di tutte e tutti”. A dichiararlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, delineando l’obiettivo generale del sindacato lui guidato alla vigilia delle elezioni Rsu programmate per il 14, 15 e 16 aprile e alle quali parteciperanno probabilmente quasi un milione di lavoratori della scuola. Secondo il sindacalista autonomo è ora di migliorare il sistema scolastico agendo sulle condizioni lavorative: un obiettivo che, sottolinea Pacifico durante una video-intervista ad Orizzonte Scuola, si traduce sia nel lavoro quotidiano a tutela dei diritti del personale scolastico, sia nel costante dialogo con le istituzioni, sia, infine, proprio nell’impegno in vista del rinnovo delle Rsu d’Istituto.

Secondo il leader dell’Anief, la cui piattaforma elettorale è stata oggi presentata e discussa nel corso dell’RSU DAY, la scelta dei rappresentanti dei lavoratori non si limita a una competizione tra candidati, ma rappresenta anche un’occasione per valutare il peso delle organizzazioni sindacali nel settore. “La nostra piattaforma – spiega il presidente – non è nata solo per le Rsu, ma per il rinnovo del contratto. È da mesi che lavoriamo su questi temi e che facciamo assemblee sindacali, in presenza e online”. Negli ultimi tre mesi ha coinvolto oltre centomila docenti e ATA nelle sue assemblee online, oltre a quelle organizzate in presenza. Tra le proposte più urgenti, il sindacalista ha evidenziato la questione dei buoni pasto, oggi non previsti per il personale scolastico, nonostante siano riconosciuti nella restante PA. “Pensiamo, per esempio, ai buoni pasto: tutta la PA li riceve, noi no. Perché? – ha commentato Pacifico – Non siamo certo tutti a dieta. È una questione di dignità”.

Tra le battaglie storiche, il sindacato autonomo rivendica anche il riconoscimento dell’indennità di trasferta anche per chi lavora lontano dalla residenza. “Siamo riusciti ad ottenere – specifica il presidente – mille euro l’anno per chi lavora nelle piccole isole. Ci stiamo battendo per ottenere lo stesso per chi lavora lontano dalla residenza, perché il pendolarismo scolastico è altissimo”. Nella sua azione, racconta Pacifico, il sindacato si è concentrato anche sull’individuazione di strumenti volti a contrastare situazioni di disagio lavorativo e a valorizzare i percorsi professionali del personale scolastico. Tra le condizioni di disagio, è stato messo in evidenza il rischio di burnout legato al carico di lavoro, alla pressione psicologica e alla mancanza di riconoscimento professionale. In tale contesto, il sindacato ha richiesto l’istituzione di una commissione ministeriale che possa valutare lo stress lavoro-correlato attraverso modalità semplici e immediate. Come ha dichiarato Marcello Pacifico, “basterebbe un questionario per accertare lo stress lavoro-correlato. Se il burnout esiste, lo Stato deve intervenire”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).