La Riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune di Vicenza continua a generare malumori: anche in Giunta e tra i sindacati. È questa la lettura della vicenda che viene fornita oggi da Il Corriere del Veneto.
Nel suo articolo sulla questione, pubblicato sull’edizione odierna, Federico Murzio, propone un’analisi che parte dall’esecutivo di Possamai “malumori tra gli assessori tenuti a freno a denti stretti“ scrive, e che comunque tocca anche i dipendenti stessi.
La riorganizzazione del Comune di Vicenza prevede la ripartizione di 41 funzionari a elevata qualificazione, come disposto da una bozza redatta dall’assessore al Personale Matteo Tosetto.
“Due gli elementi che attirano l’attenzione – si legge su il CdV –. Il primo tocca il settore Sociale, Partecipazione e Pari Opportunità: tutte deleghe, tranne le Pari Opportunità, affidata al vicesindaco Isabella Sala, in capo all’assessore al Personale, ossia Tosetto. Il quale ‘gioca’ con sé stesso e fa l’en-plein vincendo cinque funzionari. Per sovrappiù per il settore Risorse Umane sono previsti altri due funzionari. Settore e Personale, di fatto, sono le aree che beneficiano del numero più significativo in riferimento a un unico assessore.
Il secondo elemento è riconducibile alla Cultura. ‘Ci chiediamo – osserva Elena Tonelli (Cisl) – se siano necessarie tutte quelle posizioni a scapito, per dire, dell’Istruzione’. L’espressione ‘tutte quelle posizioni’ si traduce in una cinquina: uno alle Attività Culturali, Turismo e Politiche Giovanili (delega, quest’ultima, in capo a Leonardo Nicolai che beneficia, nella ridistribuzione, di altri due funzionari), uno al settore musei civici, tre alla Biblioteca Bertoliana. ‘Una rimodulazione andava fatta sulla base di norme ed esigenze, compresa quella anti-corruzione – continua Tonelli – ma possiamo anche dire che ci sono margini di miglioramento’. Sullo sfondo l’istanza dei dipendenti ‘che farebbero a meno di qualche funzionario per degli impiegati in più, considerato che il lavoro è svolto soprattutto da questi ultimi’ afferma la sindacalista”.
Sul contratto integrativo Rsu sono previsti aggiornamenti: “Stiamo discutendo sul regolamento delle posizioni organizzative – dice Maria Teresa Turetta (Rsu) -. Quindi ‘abbiamo fatto le nostre contro proposte sulla base delle indicazioni dell’Anci, in particolare sulla rotazione degli incarichi dei funzionari che proponiamo ogni sei anni È uno stimolo anche per loro, per i funzionari, per valorizzare le professionali interne senza creare rendere di posizione che stanno perdurando anche da decenni’.
Nel complesso, dalla bozza di delibera, emerge che più della metà dei funzionari non sarà destinata a due aree descritte alla vigilia strategici: Economico-finanziaria e Sviluppo del territorio”, conclude il quotidiano.
Fonte: Il Corriere del Veneto