Torna il progetto “Ripartiamo”, edizione 2021, per il sostegno delle famiglie colpite dalle conseguenze economiche del Coronavirus.
Sulla scia dell‘esperienza positiva realizzata nei mesi scorsi che, grazie ad un fondo straordinario regionale di 190 mila euro, ha coinvolto 380 famiglie dell’Aulss 8 Berica, 200 delle quali residenti in città, l’amministrazione ha deciso, a causa del protrarsi dell’emergenza epidemiologica, di prelevare dal fondo di solidarietà comunale la somma di 100 mila euro e di riproporre il progetto ai soli cittadini di Vicenza in condizioni di difficoltà economica.
Potranno accedere ad un contributo di 500 euro, mettendosi a disposizione del proprio territorio grazie alla sottoscrizione di un patto di comunità a favore di altri concittadini ed enti, fino a 200 nuclei familiari sconosciuti prima della pandemia ai servizi sociali comunali, ma che proprio a causa del Covid hanno perso o ridotto notevolmente il lavoro senza adeguati ammortizzatori sociali. Potranno presentare istanza, ad esempio, lavoratori stagionali nel ramo del turismo e della ristorazione, ambulanti, ma anche i pazienti dimessi a seguito di ospedalizzazione per infezione da Covd-19 o i nuclei familiari nei quali uno dei percettori di reddito sia deceduto a causa del Coronavirus, e molti altri.
A darne l’annuncio questa mattina è stato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Vicenza Matteo Tosetto.
“Crediamo molto in questa iniziativa che ha permesso non solo di far emergere situazioni prima sconosciute ai servizi sociali e di intervenire precocemente ma anche di valorizzare le persone, facendole sentire importanti e utili anche in una situazione di fragilità economica – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Vicenza Matteo Tosetto –. Aiutare gli altri e la propria comunità è uno dei più importanti fattori di resilienza: sono molte le persone che hanno dato un riscontro positivo alla richiesta di restituire quanto ricevuto. I beneficiari del contributo hanno, infatti, potuto aiutare la comunità in azioni importanti come la raccolta alimentare, contribuendo alla realizzazione di iniziative altrimenti difficilmente attuabili”.
Da lunedì 15 marzo sarà possibile, quindi, per i cittadini di Vicenza le cui condizioni economiche si siano modificate a causa della riduzione o interruzione delle attività lavorative per cause riconducibili all’emergenza sanitaria, presentare domanda per accedere a un contributo una tantum di 500 euro. È richiesto, inoltre, il possesso di un patrimonio mobiliare riferito a tutti i componenti del nucleo familiare del mese precedente l’istanza non superiore a 10 mila euro e, per i cittadini extra comunitari, il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Non potranno presentare domanda coloro che hanno già ottenuto il contributo grazie alla precedente edizione promossa nell’autunno dello scorso anno.
A fronte di tale beneficio, sarà richiesto l’impegno a mettere a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo a favore della comunità e del territorio, contribuendo al processo di ripartenza economica e sociale.
Le domande si potranno presentare online, con il sistema pubblico di identità digitale Spid, sul sito del Comune al link https://www.comune.vicenza.it/servizi/ripartiamo2021/, a partire dalle 00.01 del 15 marzo e fino alle 24 del 15 aprile 2021. Sarà possibile presentare istanza, se già in possesso delle credenziali, anche con MyId (attivo fino al 30 settembre 2021).
Nel caso in cui il richiedente non fosse in grado di compilare autonomamente la domanda perchè sprovvisto di pc con connessione internet, da giovedì 1 aprile potrà rivolgersi al servizio Vicenza Sicura al numero 0444221020, attivo da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12, il martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30, esclusi giorni festivi.
Le domande saranno prese in carico dai servizi sociali per le verifiche istruttorie e per la formulazione della graduatoria.
Informazioni
Sarà possibile chiedere informazioni via email a vicenzasolidale@comune.vicenza.it o telefonicamente al numero 0444 221020, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12.
Ulteriori informazioni sul sito del Comune: https://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42720,255096.
Dati del progetto Ripartiamo 2020 – prima edizione
La prima edizione del progetto Ripartiamo 2020, che si è svolta in due finestre temporali (presentazione domande dal 15 al 30 giugno e dal 16 al 31 agosto), è stata realizzata grazie ad un fondo straordinario regionale di 190 mila euro nell’ambito dei fondi per il Reddito di inclusione attiva (Ria).
Il Comune di Vicenza ha gestito le istanze per i 37 Comuni dell’Ambito territoriale sociale del distretto est Aulss 8.
Sono 1.180 i nuclei familiari che hanno presentato domanda, 504 dei quali in possesso dei criteri di accesso.
Grazie alle risorse disponibili sono stati erogati 380 contributi, del valore di 500 euro ciascuno, ad altrettante famiglie del distretto, 200 delle quali residenti a Vicenza, con le quali è stato sottoscritto un patto di comunità.
Per quanto riguarda i progetti realizzati, 278 nuclei familiari sono stati impegnati in attività di volontariato (collaborazione nella raccolta alimentare realizzata a dicembre 2020; collaborazione nel garantire il corretto accesso ai seggi elettori in occasione delle elezioni regionali a giugno 2020; servizio di babysitting in occasione di attività formative rivolte alle mamme; collaborazione nell’accesso alle scuole elementari, in particolare per i Comuni più piccoli; tutoraggio e organizzazione di gruppi di studio per l’accesso al corso OSS; attività a favore della comunità come lezioni di musica per bambini, laboratori teatrali,…).
Per 102 famiglie è stato definito un progetto personalizzato a fronte di particolari difficoltà (carico di cura, presenza di patologie, particolare fragilità sociale); per alcune di queste si è resa necessaria la presa in carico da parte dei servizi sociali.
Molti sono stati i volontari che hanno collaborato (anche il sabato e la domenica) nelle pulizie di fondo dell’Albergo cittadino appena terminati i lavori di ristrutturazione, permettendo di riaprire velocemente all’accoglienza delle persone senza dimora (emergenza freddo).
Una famiglia ha messo a disposizione, durante un fine settimana, la propria cucina ad una ragazza madre in difficoltà economica e con un bambino molto piccolo, permettendole di avere a disposizione, a seguito di un distacco della luce che è stato possibile risolvere solo il lunedì successivo, cibo caldo e doccia.
Un’operatrice socio sanitaria in attesa di cassa integrazione ha dato la propria disponibilità ad affiancare alcune utenti del servizio sociale che erano state iscritte alle selezioni per il nuovo corso OSS. Sono stati, quindi organizzati, nel rispetto delle normative anticontagio, alcuni gruppi di studio. I risultati sono stati sorprendenti: è stato selezionato oltre il 70% delle donne che ha partecipato ai gruppi.
Infine, un paio di famiglie sono state inserite nel percorso del servizio Affidi per diventare famiglie affidatarie.