Ripartiamo dall’educazione finanziaria femminile

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Benedetta Ghiotto
Benedetta Ghiotto

(Articolo su educazione finanziaria femminile da Vicenza Più Viva n. 4 gennaio-febbraio 2024sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Gli avvenimenti che nell’ultimo periodo hanno messo in uno stato di mobilitazione sociale forte il nostro paese sono riconducibili alla crudeltà dell’ennesimo femminicidio, consumatosi così vicino alla nostra Vicenza e al cuore di tutti noi. Anche in quest’occasione siamo scesi in piazza, urlando a gran voce “Non una di meno” “Mai più”, sfogando la rabbia e la paura che percepivamo e percepiamo. Invece, solo dieci giorno dopo, sono state uccise da uomini Meena Kumari e Vicenza Angrisano e ancora, nel successivo mese un’altra vittima, Vanessa Ballan. Nemmeno il nuovo anno ha costituito un punto di svolta, in soli dieci giorni di 2024 le vite di Rosa D’Ascenzo, Maria Rus e Delia Zarniscu sono state strappate da uomini che dicevano di amarle facendoci domandare se ci sarà mai una a questo massacro.
Allora mi sono chiesta cosa potessi fare io, giovane donna, nel mio piccolo per contribuire a contrastare un fenomeno così tristemente radicato. Come donna, sono scesa in piazza senza urlare e senza fumogeni o cartelloni, solo camminando in silenzio in un corteo di cordoglio comune. Come giovane, faccio giorno per giorno un’opera di critica dei falli educativi della società del passato e del presente che lasciano un margine entro cui si creano i presupposti per la violenza di genere, con la consapevolezza che la mia sarà la prossima generazione di genitori che non dovrà dolersi per proteggere le proprie figlie, ma adoperarsi per educare al rispetto e alla parità i propri figli. Ma è come amministratrice che posso agire fin da questo momento.
In quanto consiglieri, lo strumento che ci permette di porre al parere della Giunta e al voto del Consiglio Comunale una proposta è quello dell’ ordine del giorno. Nell’ultima seduta in sala Bernarda, il punto focale della discussione è stata l’approvazione di bilancio, nel quale l’attuale amministrazione ha stanziato ben 20.000 euro volti al finanziamento di progetti volti alla prevenzione della violenza sulle donne. A tale voce mi sono appellata nella presentazione di un ODG, confezionato dopo un lungo lavoro di gruppo all’interno delle associazioni Vinova e Da Adesso In Poi, che mira all’istituzione di un corso di educazione finanziaria esclusivamente per donne. Infatti, la cosiddetta “analfabetizzazione economica” è presupposto della violenza economica degli uomini sulle donne soprattutto nel privato delle case e nel circuito chiuso dei rapporti familiari. Eppure già nel 2011 con la Convenzione di Istanbul, la violenza economica veniva elencata tra le forme di violenza nei confronti delle donne. La medesima Convenzione prevedeva per combattere
la violenza di genere in questo campo all’art. 12 di adottare tutte le misure necessarie per eliminare qualsiasi pratica che si basi dell’inferiorità della donna.
In sede di voto, l’ODG in questione ha superato il vaglio del Consiglio Comunale tra il sostegno bipartisan di chi ha compreso la necessità dell’attivazione immediata e fattuale da parte di noi amministratori e cittadini e la critica disinformata di chi sosteneva erroneamente che un tale corso stabile fosse già in vigore presso altre realtà cittadine che
erano già state previamente interpellate a riguardo confermandomi la mancanza di un tale  istituto in città. Insomma, dopo la violenza e la crudeltà a cui siamo esposti tutti i giorni, il 20 dicembre il Consiglio Comunale ha approvato un provvedimento costruttivo contro la violenza economica di genere con la consapevolezza che si, abbiamo bruciato tutto, ma ora non bisogna scordarsi di costruire qualcosa di migliore.