Rischio Pfas negli alimenti, la domanda di attualità di Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza

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Pericolo Pfas
Pericolo Pfas

Nella giornata di ieri – scrive nella domanda di attualità che pubblichiamo Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza -, diverse testate giornalistiche si sono occupate dei veleni rilevati negli alimenti di origine animale e vegetale presenti nei territori compresi tra Vicenza, Verona e Padova. I dati risalgono ad un monitoraggio effettuato dalla Regione negli anni 2016-17, ma che non erano mai stati diffusi prima d’ora.
Come rivelato da Greenpeace e Mamme No Pfas, nonostante nel 2020 l’autorità europea per la sicurezza alimentare abbia ulteriormente ridotto il limite massimo di Pfas assumibili attraverso la dieta, la Regione Veneto non ha mai avvertito la necessità di effettuare un nuovo screening su vasta scala per identificare possibili rischi per la popolazione. Né, tanto meno, ha intrapreso alcuna iniziativa per limitare gli effetti dell’inquinamento sui terreni contaminati.

CONSIDERATO che:
– il Piano di sorveglianza sulla popolazione esposta a Pfas della Regione Veneto risale al 2016 (aggiornato nel 2018).
– il Comune di Vicenza rientrava parzialmente in Area Gialla (zona Ovest), per il controllo delle acque superficiali e sotterranee inclusive dell’uso irriguo da abbeveramento.

Si CHIEDE al Sindaco:
• Se i dati riferiti ai Pfas negli alimenti (ottenuti da Greenpeace e dai Comitati a seguito di una lunga battaglia legale), fossero già nella conoscenza di questo Comune o se, al contrario, anche la massima autorità sanitaria locale ne fosse all’oscuro.
• Quali misure di prevenzione e tutela sono state adottate fino ad oggi?
• Quali ulteriori azioni intende intraprendere, anche alla luce di quanto emerso dalla diffusione dei dati sul monitoraggio degli inquinanti presenti nell’alimentazione umana?

Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza