Risorse per ristoro risparmiatori BPVi e Veneto Banca, Franco Conte: le buone e le cattive notizie

297

Come preannunciato – scrive Franco Conte nella nota che pubblichiamo – abbiamo incontrato il 4 ottobre scorso i Sottosegretari al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Massimo Bitonci e Alessio Villarosa (cfr “Le associazioni dei risparmiatori vittime di BPVi, Veneto Banca e 4 banche risolte ricevute al Mef da Bitonci e Villarosa: impegni e qualche freno”). Hanno “…garantito …il ristoro per il danno ingiustamente subito. Nella legge di Bilancio 2019 approveremo l’istituzione di un Fondo dotato di risorse finanziarie adeguate: il fondo sarà operativo dall’1 aprile 2019, a partire da quella data molti risparmiatori riceveranno i primi ristorni”
E hanno aggiunto che “..il fondo di ristoro, che sarà istituito nello stato di previsione del MEF, avrà le seguenti caratteristiche: una dotazione finanziaria che potrà attingere alle ingenti risorse del fondo conti dormienti, valutate in circa 1,5 miliardi di euro, disponibili man mano che matureranno gli effetti della prescrizione; un rimborso pari al 30% dell’importo liquidato nelle sentenze del giudice o nelle pronunce dell’arbitro, comprensivo di rivalutazione monetaria e interessi legali e con il limite massimo di 100.000 euro; modalità semplificate per la presentazione dei ricorsi e per l’adozione delle relative pronunce, con il termine per la presentazione dei ricorsi che scadrà il 30 aprile 2019; percorsi privilegiati per i risparmiatori in pensione o titolari di situazioni reddituali inferiori a 35.00 euro annui; il monitoraggio delle erogazioni da parte del MEF, al fine di consentire un incremento delle risorse occorrenti, in caso di incapienza della dotazione finanziaria del fondo, nonché per aumentare la misura percentuale dei rimborsi se le risorse lo permetteranno».
Una grande vittoria: la conferma che ci sono le risorse, ma anche punti critici:
– il 30% con massimo 100.000 euro è un acconto? A parole dicono di sì, ma nei fatti resta il niet del Governo in sede di Milleproroghe all’emendamento delle opposizioni prima ed all’odg dopo di precisarlo per iscritto!
– i criteri per accedere al ristoro si allontanano dal danno ingiusto e tendono a comprendere tutti gli azionisti anche gli speculatori ed i collusi nella truffa di massa.
Quindi i furbi recuperano le perdite di una speculazione sbagliata mentre i risparmiatori si devono accontentare di una percentuale.
– L’idea che partano i ristori dal 1° aprile 2019 (pesce d’aprile?) è una fake news elettorale (a maggio si vota per le europee) 
– Sconcertante poi il dato che i primi 25 milioni di euro stanziati per quest’anno sono scomparsi… qualcuno si è rubata anche l’elemosina!
Chiediamo l’immediata pubblicazione del Regolamento o nella versione che giace sul tavolo del Governo o un diverso testo ma che salvaguardi il ristoro al 100% 

avv. Franco Conte
per il Coordinamento “Risparmio tradito va risarcito art. 47”