Risparmiatori truffati da BPVI e Veneto Banca, consiglieri regionali della Lega chiedono impegno della Giunta per il FIR

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Risparmiatori truffati

I consiglieri regionali della Lega chiedono alla Giunta un impegno per i risparmiatori truffati da BPVI e Veneto Banca. Stefano GiacominSilvia MainoMarco Zecchinato ritengono sia necessario un intervento delle istituzioni a favore delle persone che sperano nello smobilizzo dei 545,2 milioni di euro rimasti del Fondo indennizzo o Fir. Oggi, il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la loro mozione.

In merito a questa vicenda, alcuni giorni fa, avevamo riferito che grazie all’approvazione nelle commissioni riunite prima e quinta della Camera dei deputati di un emendamento al decreto legge Enti pubblici, a prima firma Ottaviani, il rimborso per gli azionisti truffati dalle banche è salito al 40 per cento.

“Chiediamo un impegno da parte della Giunta regionale del Veneto – dicono oggi i consiglieri regionali leghisti – perché si attivi a favore dei risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca affinché venga effettuato lo smobilizzo dei 545,2 milioni di euro rimasti, dopo il riparto già avviato dalla Consap nel biennio 2020 – 2022.

Lo scorso febbraio, – spiegano i consiglieri – nel corso di una partecipata assemblea dei creditori dei due istituti bancari, tenutasi a Vicenza e organizzata dall’Associazione Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza ed in Veneto Banca, che ha riunito circa 1.350 ex risparmiatori dei due istituti di credito veneti, è stata ribadita nuovamente la necessità che anche le istituzioni facciano la propria parte. Con la Legge n.145 del 30 dicembre del 2018 è stato istituito presso il Mef il fondo indennizzo risparmiatori che è chiamato a indennizzare i risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate con sede in Italia e poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018.

Dopo il riparto già avviato dalla Consap nel biennio 2020-2022 – aggiungono i consiglieri leghisti – che con una prima distribuzione ha riconosciuto ai richiedenti importi pari al 30% del prezzo d’acquisto dei titoli azzerati in seguito al default degli istituti risultano ancora a residuo 545.3 milioni di euro. Con decreto del 29 dicembre 2022 è stata prorogata al 30 giugno 2023 l’operatività della Commissione tecnica per il completamento delle attività del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir) e tra gli argomenti principali sul tavolo di detta commissione vi è l’ulteriore ripartizione degli oltre 500 milioni residuati dal Fir stesso. Quanto già erogato e quanto ancora residua non costituiscono inaspettati guadagni ma solo parziale indennizzo per le perdite subite”, concludono Giacomin, Maino e Zecchinato.