Una rissa tra vicini si è verificata lo scorso 26 dicembre 2023 in via Randaccio, nel quartiere popolare Ferrovieri di Vicenza. Secondo quanto appreso, tutto sarebbe partito in una delle tante palazzine del quartiere dalla richiesta di un residente di abbassare la voce rivolta a un altro nucleo famigliare, allo scopo di preservare il sonno dei figli.
La famiglia destinataria del rimprovero, di origine sinti, non l’ha presa bene: padre madre e due figli hanno quindi aggredito la coppia di giovani genitori, alzando le mani contro di lui, tirando fuori in un secondo momento anche oggetti contundenti quali spranghe di ferro. Anche la giovane madre, intervenuta in soccorso, avrebbe ricevuto dei colpi. Il giorno seguente, l’uomo aggredito si è recato in ospedale per farsi curare. Qui gli sarebbe stata diagnosticata la frattura di una mano.
Nel trambusto generato dalla rissa tra vicini, altri residenti del quartiere hanno allarmato i carabinieri di Vicenza che, giunti sul posto, non avrebbero trovato le armi bianche utilizzate. Non risultano inoltre denunce presentate per i fatti di Santo Stefano.
Sull’episodio si registra il commento della consigliera di minoranza del Comune di Vicenza, Simona Siotto, del gruppo Rucco sindaco. Solidarietà espressa nei confronti delle vittime dell’aggressione e sottolineatura – indirizzata alla Giunta Possamai – sullo stato di insicurezza nel quale vivono alcuni cittadini di Vicenza.
da qui, la Siotto propone una riflessione sul tema dell’edilizia residenziale: “Questa amministrazione con delibera di Consiglio Comunale del 23 ottobre scorso, ha modificato i requisiti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare: è presto, lo sappiamo bene, per vederne gli effetti, ma episodi come questi fanno ben capire la direzione verso la quale rischiamo di andare.
Tra una famiglia vicentina che lavora, che vuole sicurezza, che vuole vivere la propria vita serenamente e poter avere una vita serena ed un gruppo di stranieri maleducati e pericolosi, chi ha diritto di avere una casa e a chi questa casa verrà assegnata?
Al Comune chiediamo sin d’ora di procedere alla revoca dell’assegnazione dell’alloggio a chi si è reso colpevole dei fatti denunciati, dando immediatamente corso al procedimento amministrativo adeguato, valutando anche di assumere giudizialmente una posizione forte e determinata a favore di questa famiglia, vittima di violenza a casa propria.
Il rischio che si creino precedenti inaccettabili è altissimo – aggiunge la consigliera Siotto – e nessuno di noi può assumersi una responsabilità del genere, a meno di rinunciare alla sicurezza e alla garanzia di giustizia e di legalità.
Chiediamo altresì di attivare tutte le verifiche atte ad evitare, monitorare ed intervenire in altri casi che, malauguratamente, ci dovessero essere in città. Alla Polizia locale chiediamo il massimo supporto e la massima allerta a tutela di questa persona e della sua famiglia: non vorremmo che le denunce fossero sottovalutate e che, alla fine, queste persone fossero semplicemente costrette a cambiare casa per avere quella sicurezza che, invece, tocca al Comune ed alla Polizia locale garantire, senza se e senza ma”.