“Per quanto tempo i veneti, e tutto il Paese, dovranno restare ostaggio del braccio di ferro adolescenziale tra Salvini e Di Maio? Ci sono 200mila persone truffate in attesa di un rimborso che sembra sempre più lontano. Anche aprile passerà senza novità positive, mentre a metà febbraio i due presidenti del Consiglio in pectore garantivano che era questione di giorni. L’improvvisazione al Governo continua a far danni e ogni giorno il conto diventa più salato”. È dura Alessandra Moretti, consigliera del Partito Democratico a proposito dell’ennesimo rinvio sul rimborso per i risparmiatori vittime del crac delle Popolari, con il Decreto crescita destinato a slittare a maggio.
“E non è detto, al di là degli annunci tranquillizzanti del premier Conte, che all’interno ci siano le misure di ristoro per i truffati. Anche perché ormai le promesse non si contano più: doveva essere tutto pronto con la legge di bilancio e invece niente, quindi le rassicurazioni a Vicenza del duo Salvini-Di Maio, puro fumo negli occhi, e adesso i rinvii del Decreto crescita. Per ora le certezze sono due e vanno nella direzione opposta: nel Def si parla infatti di 750 milioni nel prossimo triennio anziché un miliardo e mezzo; inoltre procedere ai rimborsi senza arbitrati, come vorrebbe il Governo, porterebbe al blocco delle procedure per gli indennizzi, che non possono essere automatici. Nonostante le elezioni alle porte, Lega e Cinque Stelle per una volta escano dalla propaganda e si comportino in maniera responsabile. I veneti – conclude – dopo aver subito un danno così grave, non si meritano la beffa di una presa in giro continua”.