Sabato 16 marzo in una delle stupende sale di palazzo Chiericati, ha avuto luogo l’evento, organizzato dal Movimento Federalista Europeo di Vicenza, “La rivoluzione verde. Politiche, strategie e buone pratiche per un’Europa più sostenibile”. Dopo l’introduzione del segretario dell’MFE Vicenza, Enrico Peroni, di sono confrontati fra di loro e con l’attento pubblico presente l’europarlamentare vicentina del gruppo di S&D Alessandra Moretti, Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle finanze ed esponente di spicco dell’MFE, Matteo Ward, amministratore delegato e co-fondatore di WRAD, un movimento-studio-brand di moda che vuole rendere consapevoli i consumatori sui reali costi di un prodotto di moda e crede fermamente nella “moda sostenibile” e nella moda gender free.
Per l’intero convegno-incontro vi rimandiamo, per il suo elevato contenuto informativo, al suo video integrale (clicca qui), mente in copertina proponiamo il nostro con l’intervento iniziale di Alessandra Moretti.
L’europarlamentare vicentina, che a giugno si riproporrà agli elettori del nordest, che include anche l’Emilia Romagna, e che spesso si è spesa sui temi ambientali, ha inizialmente espresso gratitudine per il loro impegno a favore dell’ambiente al Movimento Federalista Europeo locale e all’assessora Sara Baldinato, presente in sala e anch’essa autrice di un intervento finale, sottolineando l’importanza cruciale del ruolo nelle città degli assessori con questa delicata delega poiché le politiche urbane influenzano direttamente la qualità della vita dei cittadini.
Le considerazioni di Alessandra Moretti si sono, poi, focalizzate sulle sfide poste dal cambiamento climatico e sulla necessità di politiche pubbliche orientate alla sostenibilità ambientale. L’europarlamentare ha citato esempi concreti, come la riduzione della velocità nelle città, evidenziando le controversie emerse in tale ambito, come nel caso del sindaco di Bologna, Matteo Lembo, che in alcune zone della città ha imposto il limite di velocità di 30km/hr). Ha, quindi, confrontato le politiche urbane italiane con quelle europee, notando che i limiti di velocità ridotti altrove sono la norma, promuovendo una maggiore sicurezza stradale e un ambiente più vivibile anche in città come Bruxelles, dove lei vive in quanto sede dell’Europarlamento (aiutata dal papà per la “cura” dei suoi figli quando lei è impegnata negli assorbenti lavori parlamentari mentre la mamma, presente in sala… agitata e partecipe, si occupa, per… par condicio familiare, della bimba del fratello di Alessandra, ndr),
Successivamente, Moretti ha affrontato la situazione geopolitica europea, evidenziando le recenti “problematiche” impattanti come la Brexit, la pandemia e i conflitti internazionali, sottolineando l’importanza, a maggior ragione, di un’Europa unita e resiliente di fronte alle sfide presenti e future, auspicando una riforma dei trattati europei per garantire un’azione più incisiva e coordinata e realizzare l’obiettivo di un’Europa ancora più unita, anche politicamente e non solo economicamente, come nei sogni dei suoi padri fondatori.
La relazione iniziale ha, ovviamente, puntato l’attenzione sul Green Deal europeo come pilastro fondamentale per affrontare il cambiamento climatico: Moretti ha difeso le politiche green dall’opposizione populista, ribadendo che tali politiche non solo favoriscono l’ambiente, ma offrono anche benefici tangibili alle famiglie, come la riduzione delle bollette energetiche e una maggiore qualità della vita.
La relatrice ha approfondito il regolamento sull’eco-design come strumento per promuovere la circolarità dei prodotti e ridurre gli sprechi, puntando sul coinvolgimento consapevole dei consumatori. Ha evidenziato la necessità di combattere il fast fashion e l’eccesso di produzione, promuovendo uno stile di vita più sostenibile e responsabile.
Infine, Moretti ha legato strettamente la questione ambientale alla salute pubblica, sottolineando il legame tra inquinamento atmosferico e malattie respiratorie e promuovendo l’idea di un’Unione Europea della Salute per integrare e rafforzare i sistemi sanitari nazionali in risposta alle crescenti esigenze dei cittadini europei.
Il suo intervento iniziale si è, quindi, concluso con un appello alla necessità di una maggiore coesione e solidarietà europea, attraverso una riforma dei trattati che promuova valori condivisi e risposte concrete alle sfide del XXI secolo, garantendo così un futuro sostenibile e prospero per tutti.
Per le risposte alle domande dei presenti vi rimandiamo, come detto, al video integrale.