Roberto Brazzale e Camillo Langone presentano la mostra “Veneto felice” e il Premio “Eccellenti Pittori-Brazzale”: Asiago 31 luglio – 21 settembre

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Da sinistra assessore Nicola Lobbia, Roberto Brazzale, dott.ssa Lucia Spolverini, curatrice del museo delle Carceri, e Camillo Langone alla presentazione ad Asiago della mostra
Da sinistra assessore Nicola Lobbia, Roberto Brazzale, dott.ssa Lucia Spolverini, curatrice del museo delle Carceri, e Camillo Langone alla presentazione ad Asiago della mostra "Veneto felice" e del premio "Eccellenti pittori - Brazzale"

È in programma per domani, sabato 31 Luglio, l’inaugurazione della seconda edizione della mostra “Veneto felice” nel cui ambito verrà conferito il Premio “Eccellenti Pittori-Brazzale”,  che è promossa, appunto, dal Gruppo Brazzale, e che durerà fino al 21 Settembre. La mostra e il premio vogliono mettere in… mostra, nel vero senso della parola, l’arte contemporanea “viva e vera”, tanto che l’evento viene identificato da Camillo Langone, giornalista e curatore della mostra, come “diario della pittura italiana vivente”.

La mostra si terrà ad Asiago, al Museo delle Carceri, che riapre dopo un anno di chiusura proprio grazie al supporto del Gruppo Brazzale, ospitando “Veneto Felice”. Il titolo è un riferimento allo scrittore del novecento Giovanni Comisso e definisce un’arte essenzialmente positiva, in controtendenza rispetto al periodo che stiamo vivendo e ad un contesto artistico contemporaneo molto spesso “depressivo”.

Alberto Brazzale con le sue note impreziosisce la prentazione di "Veneto felice" e del premio "Eccellenti pittori - Brazzale"
Alberto Brazzale con le sue note impreziosisce la prentazione di “Veneto felice” e del premio “Eccellenti pittori – Brazzale”

Curata da Langone, l’esposizione intende valorizzare l’identità veneta attraverso opere di arte contemporanea inedite, create proprio per essere esposte ad Asiago. “Veneto Felice” vede coinvolti quindici artisti, di cui quattordici pittori ed un ceramista, di differenti generazioni, stili e tendenze ma tutti collegati in qualche modo al territorio veneto. Questo evento è molto importante per Asiago, in quanto offre, insieme all’Asiago Festival, anch’esso sponsorizzato da Brazzale, un’occasione di fioritura culturale ed artistica per la città.

Questa mattina, sempre al Museo delle Carceri, si è, quindi, tenuta la presentazione alla stampa della mostra, con gli interventi di Roberto Brazzale, a capo dell’azienda gestita da tre fratelli, e Camillo Langone e la presenza di alcuni degli artisti. Sia Brazzale che Langone hanno spiegato come “Veneto Felice” sia un titolo voluto per vari motivi: “il Veneto è stato spesso associato alla terra dei capannoni, delle grandi industri del Nord-Est. Veneto è però anche abbondanza, un’abbondanza che anche storicamente è sempre stata centro focale dei lavori artistici di diversi pittori e scrittori. Abbondanza di lavoro, di buon cibo, di giovialità. Un ‘Mondo del Benessere’ localizzato geo-storicamente”.

Partendo proprio da queste basi, Langone racconta come nel realizzare la mostra si è voluto tener conto di certe derive dell’arte contemporanea, italiana e non. Derive concettualistiche, accademiche, molto intellettuali e poco accessibili a chiunque. L’arte contemporanea è molto spesso distante, a-localizzata, ovvero non appartenente a un luogo definito, estraniata dal contesto locale (il titolo molto spesso viene scelto in inglese proprio per dare un tono cosmopolita all’opera d’arte, astraendola da un ambito definito).

Inoltre, molto spesso  viene fatto passare il messaggio che il Bello esista solo in un’epoca passata. Così vengono organizzate mostre d’arte del passato, vengono elogiati gli artisti del passato, creando il falso mito del passato come periodo d’oro, migliore del presente. L’arte deve essere per tutti, fruibile attraverso una comunicazione non solo concettuale ma empatica, che raggiunga chiunque.

Raffaele Minotto, Banchetto sui Colli Euganei, 2021
Raffaele Minotto, Banchetto sui Colli Euganei, 2021

Questo, è stato detto da Brazzale e Langone, è l’obbiettivo della mostra “Veneto Felice”. Si vuole rendere noto quello che “bolle in pentola”, con un’espressione di Roberto Brazzale, nel contesto artistico contemporaneo italiano, facendo scoprire al grande pubblico pittori di grande talento, anche se già molto noti negli ambienti di nicchia.

Due di questi autori, Elisa Rossi e Mauro Reggi, rilasciandoci una breve intervista, hanno fatto da testimonial “reali” del messaggio di “Veneto Felice” e del Premio “Eccellenti-Pittori – Brazzale”. 

Elisa Rossi, Corredo, 2021
Elisa Rossi, Corredo, 2021

Elisa RossiCorredo, 2021: “Ho creato la tela proprio in occasione della mostra qui ad Asiago, con un soggetto, i merletti di Burano, che mi legano alla mia terra, Venezia, e alla terra dei miei nonni. Il valore del merletto è quindi un valore simbolico, la cui creazione io associo alla creazione pittorica, che apre, attraverso un aspetto meditativo, porte verso altro”.

Mauro ReggioLeone Marciano, 2021: “Ho lavorato al soggetto del Leone di San Marco perchè è un simbolo presente in tutta Italia, in varie forme, in palazzi, stemmi e come logo di diversi gruppi. Le immagini che dipingo sono prese dal contesto reale ma vengono private dell’elemento contemporaneo: via strade, persone, veicoli, ecc. Assolutizzo, forse, le mie opere, inserendole in un contesto… metafisico. Lo stesso è avvenuto per il Leone Marciano sulla tela, che si rifà a quello presente sulla Basilica di San Marco a Venezia, ma che viene privato del contorno territoriale.

Mauro Reggio, Leone Marciano, 2021
Mauro Reggio, Leone Marciano, 2021