Roberto Calderoli ministro agli Affari regionali e Autonomie, ha parlato oggi del tema dell’Autonomia regionale. Al Corriere della Sera ha detto: “Nessuno vuole dividere il Paese. Nessuno vuole avvantaggiare le regioni più ricche. Anzi: le autonomie sono la strada maestra per ricucire il Nord e il Sud dell’Italia“.
Le dichiarazione del ministro leghista sono dunque in linea con i desiderata del Carroccio che nei giorni scorsi, a più voci, ha fatto intendere di aspettare con ansia provvedimenti in questa direzione (leggi questo articolo).
“Penso che se la legge di attuazione potrà servire a un coinvolgimento del Parlamento in modo da convincere gli incerti e dare un quadro percorribile con tappe scadenzato nel tempo, allora sono arrivato all’ipotesi della legge di attuazione. Io mi sono dato un’agenda personale che però è mia e non voglio imporla a nessuno. Io direi che potremmo arrivare a un testo in Consiglio dei Ministri entro Natale e poi partirà il Parlamento”.
Sempre secondo le ipotesi formulate dal Ministro, i passaggi della legge di attuazione nei due rami del Parlamento non dovrebbero andare oltre ai 12 mesi a contare da oggi. Ha poi espresso l’opinione che anche nel Centrosinistra ci siano esponenti favorevoli sul tema.
Alla domanda sulla richiesta delle 23 competenze da parte del Veneto, Roberto Calderoli ha risposto: “Il mio suggerimento è quello del work in progress: acquisisco alcune competenze, verifico il funzionamento, capisco gli aggiustamenti anche finanziari”.
Sull’intervista di Calderoli, si è espresso Giacomo Possamai, Capogruppo del Pd Veneto nel consiglio regionale.
“Le dichiarazioni odierne – ha detto – spostano inequivocabilmente il baricentro del confronto sull’autonomia. Perfino il neoministro sconfessa l’impostazione del presidente Zaia basato sulle celebri 23 materie, suggerendo un approccio graduale.
Esattamente quello che negli ultimi mesi abbiamo proposto come Pd Veneto, con lo schema delle 7 materie fondamentali per la nostra regione, a partire da lavoro, impresa e formazione’.
Ora vedremo se il ministro Calderoli darà veramente seguito a queste parole, ma dopo questo passaggio c’è da auspicare ed attendersi una ricalibratura anche da parte di Zaia”, conclude Possamai.