La visibilità del nuovo ruolo di Vannacci supera comunque quella della sua precedente posizione di responsabile dell’Istituto geografico militare di Firenze, dalla quale è stato rimosso l’estate scorsa. Nonostante la natura prevalentemente teorica delle sue responsabilità attuali, questo incarico lo riporta a svolgere servizio nella capitale, rappresentando un duplice successo per l’autore de “Il mondo al contrario”. Tale decisione suscita però preoccupazioni all’interno delle forze armate e tra la cittadinanza.
Il ministro della Difesa e i vertici militari, continua De Feo, giustificano la reintegrazione di Vannacci, sospeso ad agosto, sostenendo che non poteva essere prolungata la sua sospensione e che, dopo tre mesi, era necessario assegnargli un ruolo congruo al suo curriculum. Tuttavia, si sottolinea che la lentezza dell’inchiesta interna sulle dichiarazioni contro omosessuali, femministe e immigrati presenti nel suo libro genera dubbi sulla volontà del centrodestra di recuperare il suo potenziale elettorale.
Nonostante l’assenza di indagini giudiziarie contro Vannacci, la procedura disciplinare interna potrebbe estendersi fino alla fine dell’anno o all’inizio del 2024. La commissione nominata dall’Esercito ha individuato rilievi disciplinari che verranno contestati formalmente, dando all’ufficiale il tempo per le repliche. La potenziale lentezza del processo potrebbe essere sfruttata dal generale e dai suoi sostenitori per presentarlo come un perseguitato, alimentando ulteriormente la sua popolarità tra coloro che aspirano a un leader militare per ripristinare legge e ordine nel Paese.