Abbiamo intervistato i consiglieri di minoranza e Cristiano Spiller (in copertina il video col capogruppo di Per una Grande Vicenza) e Giovanni Rolando (a seguire quello col consigliere comunale del Partito Democratico e già presidente dell’Ipab di Vicenza da luglio 2010 a giugno 2013) che hanno presentato una interpellanza al sindaco Francesco Rucco sui temi dell’Ipab cittadina.
L’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza di Vicenza, presieduto da Ermanno Angonese e diretto da Annalisa Bergozza, è uno dei più grandi del Veneto. Gestisce cinque centri di servizio (le Residenze “Salvi”, “Trento”, “Monte Crocetta” e “Proti Vajenti Malacarne”), i Centri Diurni “Trento” e “Bachelet” ed è socio unico della società IPARK di Vicenza, che a sua volta ha la gestione della Residenza “Parco Città” e del Centro Diurno “Villa Rota Barbieri” (qui la nota sulle preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil).
L’Ipab vicentina, ricordano i consiglieri Rolando e Spiller, ha un importante patrimonio immobiliare, anche grazie a donazioni ed eredità. Oltre agli stabili che ospitano i Centri e a quelli residenziali, è proprietario di terreni e di edifici monumentali nel centro città come il Palazzo Proti (fine del XVII secolo), l’antico chiostro del convento di San Pietro, l’Oratorio dei Boccalotti (del Quattrocento) e quello delle Zitelle, la Chiesa della Misericordia e l’originariamente splendido Palazzo Sale-Serbelloni.
Nel bilancio dell’esercizio 2021 il valore delle proprietà immobiliari è indicato in quasi 35 milioni di euro. Come tutti gli Istituti di questo tipo, anche quello della città dipende dalla Regione, che deve rapportarsi con gli enti territoriali locali per la erogazione dei servizi sociosanitari.
Proprio da questa necessaria collaborazione fra enti pubblici è scaturito nel 2012 un Accordo di programma finalizzato alla programmazione dei Centri di Servizio e al miglioramento dell’offerta dei servizi nel Comune di Vicenza.
Esso prevede, fra l’altro, la realizzazione di un nuovo Centro con 120 posti letto su terreni di proprietà Ipab nel quartiere di Laghetto, in via Beato Bartolomeo da Breganze, il cui progetto di fattibilità è stato redatto dall’architetto Mario Cuccinella. La realizzazione di questa nuova struttura è, però, bloccata alla fase progettuale nonostante la crescente richiesta di letti e servizi in conseguenza dell’aumento della popolazione over 65.
I consiglieri Rolando e Spiller hanno convocato una conferenza stampa all’aperto, davanti al terreno che dovrebbe ospitare il nuovo Centro, per illustrare l’interpellanza, che pubblichiamo a seguire*, con cui sollecitano il Comune a dare risposte su alcuni aspetti del problema Ipab a cominciare dalla Legge Regionale di riforma delle Ipab (ferma dal 2001): nel documento si chiede se l’amministrazione comunale abbia intrapreso iniziative istituzionali per ottenerne l’approvazione.
Un altro punto dell’interpellanza riguarda la vetustà delle strutture di Vicenza per anziani non autosufficienti, a cui l’Accordo di Programma dovrebbe dare risposta con 763 nuovi posti letto.
Rolando e Spiller vogliono anche essere informati sulla riapertura dei Centri Diurni Villa Rota Barbieri, Trento e Bachelet e, infine, chiedono a Sindaco e Giunta comunale (in particolare all’assessore al sociale) se sono stati interessati preventivamente e se concordano con la decisione del CdA di Ipab sul bando di affitto del ramo d’azienda di Ipark San Camillo (90 posti letto per anziani ospiti della Residenza Salvi) per una durata di nove anni.
INTERROGAZIONE a risposta orale
Vicenza, 13 Ottobre 2022
IPAB VICENZA.
7.588 I GIORNI DI ATTESA DELLA LEGGE DI RIFORMA DELLE RSA
IPAB VICENZA ACCORDO DI PROGRAMMA.
NUOVO CENTRO SERVIZI RESIDENZIALE LAGHETTO.
CENTRI DIURNI. AFFITTO RAMO D’AZIENDA IPARK SAN CAMILLO
Premesso che
- Il XXI secolo è considerato dagli studiosi il secolo della vecchiaia. Gli anziani aumentano di numero senza sosta.
- In Italia oggi gli over 65 sono il 22%. Nel 2000 erano il 16%. In comune di Vicenza sono il 25%. Gli anziani non possono essere considerati un peso come a volte avviene, soprattutto per la spesa sociosanitaria e pensionistica.
- Questo fenomeno inedito non va considerato però un declino: è una grande conquista che va sostenuta con l’aggiornamento dei fabbisogni e con una programmazione puntuale a fronte dell’evoluzione del quadro demografico ed epidemiologico in atto. Con un’analisi del fabbisogno di residenzialità, un piano di incremento delle IDR e un adeguamento del valore economico delle rette a carico delle famiglie. È richiesta inoltre una maggiore programmazione per contrastare e porre fine alla carenza dei medici e infermieri per le strutture per anziani.
7.588 i giorni di attesa per la Riforma delle Ipab in Veneto. Dovuta per legge statale.
È dal 2001 che il Veneto aspetta la legge di riforma delle Ipab in ottemperanza alla legge nazionale N. 328 del 2000. Una riforma che consentirebbe una maggiore autonomia di gestione per le Rsa con possibilità di trasformare i Centri di Servizi Residenziali in APSP Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, o in Fondazioni di diritto privato. Ciò che consentirebbe maggiore autonomia di gestione.
Alla complessità dei bisogni delle persone anziane cercano di farvi fronte le strutture socio sanitarie Residenziali e Semiresidenziali. A questo fine, cioè dare risposte ai bisogni delle persone anziane vi è il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza finanziato dalla Regione.
Alla vetustà delle strutture Ipab di Vicenza per anziani non autosufficienti si è cercato di dare risposta con l’Accordo di Programma vigente finalizzato alla programmazione dei Centri di Servizio e al miglioramento dell’offerta coordinata dei servizi sociali e socio-sanitari del Comune di Vicenza. Accordo che prevede 763 posti letto complessivamente.
Alla data del 5 ottobre 2022 il presidente di Ipab, nominato dal sindaco con decreto febbraio 2019, ha dichiarato in Aula consiliare essere “395 i posti letto complessivamente occupati in Ipab”.
Per quanto sopra descritto i sottoscritti consiglieri comunali presentano al Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, la seguente
INTERROGAZIONE
per sapere:
- se a conoscenza della grave situazione sopra rappresentata;
- se l’amministrazione comunale abbia o meno intrapreso e, in caso affermativo, in quale data e con quale documentazione agli atti, iniziative istituzionali per ottenere che la Regione del Veneto approvi dopo 20 anni la legge regionale di riforma delle Ipab RSA;
- in quale data e da quali soggetti istituzionali è stata firmato l’Accordo di programma finalizzato alla programmazione dei Centri di Servizio e al miglioramento dell’offerta coordinata dei servizi sociali e socio-sanitari del Comune di Vicenza che prevede, fra l’altro, la realizzazione del nuovo Centro Servizi per 120 posti letto in zona comunale di Laghetto, via Beato Bartolomeo da Breganze, su terreni di proprietà Ipab Vicenza; con progetto di fattibilità già redatto da arch. Mario Cuccinella;
- per quale data l’Amministrazione comunale conta di vedere aperti tutti e tre i Centri Diurni: Villa Rota Barbieri, edificio e terreno di proprietà del Comune in strada Biron di Sopra, l’Ottavio Trento del centro storico e il Bachelet in zona San Pio X; con le quote a carico degli ospiti comprensive dell’onere trasporto;
- se il Sindaco e la Giunta comunale, ovvero l’assessore al sociale, sono stati interessati preventivamente della decisione di deliberazione del CdA di Ipab in merito al bando di affitto del ramo d’azienda di Ipark San Camillo per complessivi 90 posti letto per anziani ospiti della Residenza Salvi di Via Formenton; e se Sindaco ed assessore al Sociale concordano con tale iniziativa di privatizzazione del servizio di assistenza e accudimento delle persone anziane per una durata di nove anni.
Nel ringraziare si porgono distinti saluti.
I consiglieri
Gianni Rolando e Cristiano Spiller