Perché Roma è detta la Città Eterna?

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Perché Roma è detta la Città Eterna?

Roma è l’unica Caput Mundi ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è la sola località ad essere stata definita “Città Eterna“. Eppure è quella che ha conservato questo titolo nel tempo, al punto da farlo suo.

Non è questione di religione – Potremmo dire che “Roma” e “Città Eterna” sono praticamente sinonimi. Ma sbaglieremmo: guardando indietro nella storia, è facile trovare testimonianze che attribuiscono questa stessa definizione anche ad altre metropoli, come Gerusalemme e Kyoto (chiamata Yorozuyo no Miya – appunto, “città eterna” – in una profezia dell’VIII secolo dell’Imperatore Saga).

E la cosa più interessante è proprio lo studio dell’origine di questo epiteto per la nostra capitale. Molti immaginano sia legato ad una questione religiosa, ma il primo documento in cui è stato ritrovato è del poeta e autore erotico latino Albio Tibullo, nato probabilmente nel Lazio e vissuto tra il 54 e il 19 a.C. circa:

Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia.

Il riferimento è contenuto in una sua opera ed è traducibile più o meno così: “Romolo non aveva ancora innalzato le mura dell’Eterna Città“.

Alcuni attribuiscono questa terminologia anche ad una profezia che avrebbe pronunciato l’imperatore Adriano (II secolo d.C.):

La nostra Roma non è ormai più la borgata pastorale dei tempi di Evandro, culla d’un avvenire che in parte è già passato; la Roma predatrice della Repubblica ha già svolto la sua funzione, la folle capitale dei primi Cesari tende già a rinsavire da sé; altre Rome verranno e io non so immaginarne il volto; ma avrò contribuito a formarlo. Quando visitavo le città antiche, città sacre, ma morte, senza alcun valore attuale per la razza umana, mi ripromettevo di evitare alla mia Roma quel destino pietrificato d’una Tebe, d’una Babilonia, d’una Tiro. Roma sarebbe sfuggita al suo corpo di pietra, e come Stato, come cittadinanza, come Repubblica si sarebbe composta un’immortalità più sicura. […] Nella più piccola città, ovunque vi siano magistrati intenti a verificare i pesi dei mercanti […], lì Roma vivrà. Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini.

Ma si tratta di una fake news: la frase appartiene ad un romanzo del Novecento della famosa scrittrice Marguerite Yourcenar intitolato “Memorie di Adriano“.

Ma perché questa associazione è rimasta così impressa a fuoco nella nostra memoria storica?

RomaSicuramente per il ruolo che ha avuto la città di Roma nell’arco dei secoli e per tutte le vicissitudini che l’hanno riguardata mettendola a capo di un impero e, oggi, di una nazione; c’è stata una Roma antica e una Roma rinascimentale. E poi, certo, va tenuto anche in considerazione il legame religioso che unisce a doppio filo i fedeli con Città del Vaticano e con tutto ciò che si articola tra i due centri: la capitale d’Italia e la capitale mondiale della cristianità.

Insomma, se si parla ancora di Roma come Città Eterna è perché la nostra capitale è ed è stata grande in tutte le accezioni di questo termine: a livello storico, archeologico, monumentale, geografico, spirituale.