Rompiamo la campana di vetro della nostra misantropia: l’invito di Walter Mauriello per Meritocrazia Italia

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Contro la misantropia
Contro la misantropia

Stiamo sviluppando una sorta di comune misantropia. Dilaga un sentimento di avversione nei confronti dell’altro. Schiviamo la socialità e ci rifugiamo nel conforto dell’isolamento. Ci lasciamo assorbire dal lavoro e dagli impegni quotidiani per non concederci a progetti comuni. Ci neghiamo, così, alle responsabilità.

Non c’è dubbio che le restrizioni indotte dalla recente emergenza pandemica abbiano contribuito ad allontanarci, insistendo sulla naturale propensione di ciascuno a tenersi nelle linee della propria zona di comfort. Hanno contribuito a mettere un freno, a rallentare la crescita personale di giovani e meno giovani, colti in fasi delicatissime della vita, per età, situazione familiare, benessere interiore. Fa ancora la sua (larga) parte nell’accrescere il disadattamento sociale l’uso incontrollato dei social network.

Non possono non risentire di questo stato di cose tutte le realtà di condivisione e, tra queste, anche Meritocrazia Italia. È sempre più difficile incrociare l’entusiasmo dei singoli. Ed è sempre più difficile coinvolgere persone che riescano a trovare tempo da investire nella realizzazione di qualcosa di grande, di un progetto tanto ambizioso e impegnativo.
D’altro lato, però, il sacrificio necessario per raggiungere i traguardi prefissi fa sì che restino a far parte di Meritocrazia soltanto persone coraggiose, capaci di costanza e desiderose di essere e restare diverse da tutto ciò che non va e che ha portato alle storture delle quali tutti tanto ci lamentiamo.
Sono moltissime le persone che si lasciano affascinare da principio, ma poi arrestano la marcia durante il cammino e si arrendono alla gravosità dell’impegno necessario. Anche chi è parte della squadra da più tempo alle volte dà segno di cedere dinanzi alle tante difficoltà.

Aiuta fermarsi ogni tanto, e guardare indietro, alla tanta strada percorsa. A quando le intuizioni non avevano ancora forma.

Bisogna avere visione per saper cogliere le opportunità. Meritocrazia è l’occasione per contribuire a migliorare il mondo intorno migliorando a un tempo anche se stessi. Soprattutto è un’occasione per i più giovani, che possono mettersi alla prova in tanti modi diversi, imparando a confrontarsi, a riflettere senza condizionamenti, a vivere la libertà della partecipazione. Un momento di crescita importantissimo.
Le fragilità possono essere mutate in punti di forza grazie alla determinazione e alla passione. Si può essere decisivi per la riuscita imparando a conoscere i propri limiti e a convivere con le proprie debolezze. Per scoprire che, insieme agli altri, non c’è ostacolo che non si possa superare.
Per questo, è certo che, per vincere ogni battaglia, sia anzitutto necessario rompere la campana di vetro della propria misantropia. Solo così si può riacquistare quello spirito di iniziativa e quella intraprendenza che non riusciamo ad avere finché, come automi, ci limitiamo a eseguire il compitino, tenendoci entro gli spazi assegnati.

Il segreto è sempre nella capacità di aggregazione.

Ne ‘Il passero solitario’, Leopardi descrive minuziosamente i suoni della valle ad inizio primavera, comunicando tutte le sfumature che è in grado di cogliere. Si pente di essersi limitato a ritrarre la realtà, senza aver vissuto con passione quando era il momento di farlo, senza poter vivere le emozioni che si limitava a narrare.

Chi rinuncia ai propri sogni rinuncia a una parte della propria vita.

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Fonte: Rompiamo la campana di vetro della nostra misantropia

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