Sta rimbalzando sui media di tutto il mondo (fonte Purple & Noise)il gesto espresso in una pubblica conferenza stampa e tv in cui Ronaldo ha scansato da sé alcune bottigliette di Coca-Cola preferendo, e consigliando a tutta la sua platea, di preferire l’acqua alla nota bevanda. Ed è proprio questo enorme eco mediatico ed il fatto che il gesto sia stato compiuto da un personaggio straordinariamente esposto e ascoltato a livello mondiale che potrebbe costare caro al giocatore. “Infatti – come spiega l’avvocato Leone Zilio, esperto di sponsorizzazioni e diritto dello sport dello Studio professionale internazionale Rödl & Partner – da quanto accaduto potrebbe derivare un possibile danno d’immagine per Coca-Cola: da un lato per la mancata esposizione del brand, visto che si presume quelle bottigliette fossero lì posizionate in virtù di un contratto di sponsorizzazione sottoscritto tra la multinazionale e gli organizzatori del Torneo e dall’altro – continua l’esperto legale – per il messaggio di implicita distanza che l’atleta ha voluto frapporre tra il suo stile di vita e le bevande gassate. Messaggio che peraltro – sottolinea l’avvocato di Rödl & Partner – parte da un personaggio che ha una mediaticità e una credibilità enorme a livello mondiale; il che tradotto – conclude l’esperto – potrebbe significare maggiore risarcimento per la multinazionale americana”
“Purtroppo queste cose in questo mestiere possono accadere e sono imprevedibili ed ingestibili – spiega Vicky Gitto presidente di ADCI Art Directors Club, l’associazione dei pubblicitari italiani – Ma non tutto il male viene per nuocere – spiega il pubblicitario – laddove oggi in comunicazione la bravura dei brand risiede nel cavalcare questi eventi che hanno poi una grande viralizzazione su media e social, trovando immediatamente una risposta per ironizzare e ribaltare in positivo un accadimento mediatico, magari in origine negativo. Quindi il mio consiglio a Coca-Cola – conclude il presidente dei pubblicitari – è di agire subito, anche perché nella comunicazione cosiddetta ‘instant’ sono fondamentali i tempi di reazione che devono essere rapidi quanto la velocità di fruizione di quel messaggio”.