Rosa Luxemburg, dibattito con Circolo Gramsci di Vicenza

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Il circolo culturale Antonio Gramsci di Vicenza nel 106° anniversario dell’assassinio di Rosa Luxemburg, propone la visione del film “Rosa L.”, del 1986 scritto e diretto da Margarethe von Trotta, incentrato sulla vita della celebre pensatrice e rivoluzionaria marxista, con attrice protagonista Barbara Sukova. 

La proiezione è in programma mercoledì 15 gennaio 2025, alle 20 presso la sede di via Alberto Mario, 12 a Vicenza.

Introduce il film e il dibattito Achlys Nakta, militante della sezione PCL (Partito Comunista dei Lavoratori) di Vicenza, affrontando la complessità del suo pensiero e le sue analisi sull’imperialismo e sull’avvento della guerra.

L’iniziativa si colloca nel solco delle iniziative proposte a corollario della manifestazione di sabato 18 gennaio contro le guerre e contro il genocidio del popolo palestinese.

Un cardine del pensiero di Rosa Luxemburg  fu il binomio opposizione alla guerra e agitazione antimilitarista.

Su questi temi Luxemburg ammodernò il bagaglio teorico della sinistra e fece approvare chiaroveggenti risoluzioni ai congressi della Seconda Internazionale.

La funzione degli eserciti, il costante riarmo e il ripetersi delle guerre non dovevano essere intesi solo mediante le categorie dell’Ottocento. Si trattava, come era stato scritto, di strumenti utili agli interessi delle forze reazionarie e che producevano divisioni nel proletariato, ma essi rispondevano anche a una precisa finalità economica. Il capitalismo necessitava della guerra, persino in epoca di pace, per accrescere la produzione, così come per conquistare, appena si presentavano le condizioni, nuovi mercati nelle periferie coloniali extra-europee.

La battaglia contro questa barbarie poteva essere vinta solo grazie alla lotta consapevole delle masse e, poiché l’opposizione al militarismo richiedeva una forte coscienza politica, Luxemburg fu tra i più convinti sostenitori dello sciopero generale contro la guerra – un’arma che molti a sinistra, Marx compreso, sottovalutarono. Per la fondatrice della Lega di Spartaco la lotta di classe non si esauriva con l’aumento del salario. Luxemburg non volle essere una mera epigona e il suo socialismo non fu mai economicista. Immersa nei drammi del suo tempo, cercò di innovare il marxismo senza metterne in questione le fondamenta e il suo tentativo parla, ancora oggi, alle giovani generazioni.