Rosario in memoria di Mussolini al Cimitero Maggiore di Vicenza, lettera di Deghenghi: “perché l’esposto in Procura dell’Anpi?”

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mussolini
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Egregio Direttore,

ho partecipato, il 28 aprile, al Rosario in memoria di Benito Mussolini al Cimitero Maggiore di Vicenza, cerimonia organizzata ogni anno in ricordo dell’uccisione del Duce.

Mi giunge ora notizia del fatto che l’Anpi abbia presentato, in relazione alla pubblicazione del necrologio di Mussolini ed alla successiva celebrazione, un esposto in Procura.

Orbene, senza entrare nel merito delle motivazioni, mi chiedo quale ne sia lo scopo.

Gli appartenenti alle forze dell’ordine appositamente in servizio di controllo sul luogo del rito non erano forse in grado di ravvisare eventuali violazioni di legge?

Chi, come me, partecipa a commemorazioni di fatti e personaggi storici legati al Fascismo sa benissimo a quali contestazioni da parte delle autorità può andare incontro.

E, aggiungo, almeno nel mio caso, non le considera certo un deterrente.

Potevano evitare, dunque, i corifei resistenziali, di fornire questa ulteriore prova di quell’antifascismo “isterico” che spesso li contraddistingue.

A giudicare la partecipazione al Rosario in memoria di Mussolini ci penseranno, ove ve ne fosse motivo, le autorità competenti.

A che pro, dunque, la meschina segnalazione dell’Anpi di Vicenza?

A giudicare Fascismo e resistenza stanno altresì provvedendo, con sempre maggior chiarezza ed equilibrio, una moltitudine di storici obbiettivi e documentati, che non soffrono dell’influenza della narrazione di parte “vincente” tanto cara ai fazzoletti rossi.

La storia faziosa ed il vuoto antifascismo di maniera non interessano più a nessuno e certi meschini ed odiosi comportamenti dell’associazione partigiani risultano lesivi per la dignità delle vicende reali della resistenza.

I “censori” dell’Anpi se ne facciano una ragione.

Non sarà un caso che, in occasione del 25 aprile, molte piazze, nel celebrare la “liberazione”, abbiano provveduto a liberarsi del loro invadente protagonismo.

Gian Luca Deghenghi