Ieri sera al CIM di S. Bortolo – è scritto in una nota congiunta di Ciro Asproso, Cristina Balbi Giovanni Selmo – sono andate in scena due diverse concezioni e rappresentazioni della politica; da un lato i cittadini che chiedono di essere coinvolti nei processi partecipativi e rivendicano il diritto di contribuire alle decisioni finali, dall’altra l’Amministrazione comunale – in questo caso rappresentata dall’assessore Celebron – ancorata ad un’idea paternalistica ed oligarchica della politica, con soluzioni calate dall’alto che non contemplano alternative né mediazioni.
La nuova rotatoria in Via Medici è solo l’ultimo esempio di un approccio rigido e di conseguenza irreversibile al tema della viabilità, al contrario, nelle società più avanzate si applicano strumenti “sostenibili” che coinvolgono le comunità in un dialogo costruttivo e rispettoso del contesto locale.
A questo riguardo, i residenti di S. Bortolo e i consiglieri di minoranza intervenuti all’assemblea si sono espressi con estrema chiarezza: Si vuole difendere quel poco di area verde che ancora resiste di fronte al COESPU; si temono gli effetti del traffico indotto all’interno del quartiere; si chiede di poter valutare un’opzione alternativa, poiché la rotatoria è fuori scala e potenzialmente pericolosa.
A motivo di ciò, i sottoscritti consiglieri comunali CHIEDONO di sospendere ogni decisione in merito al progetto, almeno fino a quando non sarà definita la situazione all’interno dell’ex Centrale del Latte e di convocare con la massima urgenza la Commissione Territorio (ex Art. 57 del Regolamento), alla presenza dell’assessore e dei tecnici competenti.
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