L’amministrazione comunale – scrive Germano Raniero di Usb – dopo una lunga gestazione che ha tenuto in stallo l’organizzazione, alla fine ha attuato la rotazione dei dirigenti, cosa che potrebbe essere un bene se fatta seriamente, ma che non ha in sé un valore assoluto: certo il Sindaco ha agito nel proprio pieno diritto, ma alcune mosse danno l’impressione che il metodo sia stato “ruotare tanto per ruotare”.
Mesi e mesi di attesa per assistere ad un parto così … misero. Tra i vari spostamenti ce ne sono parecchi che lasciano dubbi, in primis quelli dei quattro dirigenti che già nelle prossime settimane cesseranno dal servizio per pensionamento o mobilità.
Me se cessavano perché spostarli? Non era meglio che concludessero il loro rapporto con il comune di Vicenza mantenendo i settori di appartenenza?
Poche settimane in un nuovo Settore non permettono certo ad un Dirigente – per quanto bravo, duttile, eclettico – nemmeno un’infarinatura sulla nuova materia: il risultato è che per fare andare avanti la macchina comunale – che non si può fermare, pena gravi disagi per la città – dovranno lavorare i soli sottoposti, utilizzando tutto il loro senso civico, la loro esperienza e professionalità, purtroppo sottopagati e poco apprezzati.
Allargando lo sguardo su questo nuovo “organigramma” dirigenziale balzano agli occhi altre scelte che, per quanto ci riguarda, appaiono non condivisibili.
Come si può pensare di inserire una persona inesperta a dirigere il Settore Risorse Umane in un momento delicatissimo, in cui si sta redigendo il nuovo contratto decentrato; in cui c’è una carenza di personale già pesantissima e che si andrà aggravando nei prossimi mesi a causa di un numero enorme di pensionamenti? Senza con questo mettere in discussione la nuova Dirigente, ma partendo dal dato realistico della mancanza di esperienza su un tema così complesso, si rischia soltanto di dilatare i tempi per il nuovo contratto e per le assunzioni, di cui c’è un bisogno immediato.
Se ci sono voluti tutti questi mesi per arrivare a questi risultati, e calcolando il tempo di “ambientamento” dei dirigenti nei nuovi settori, temiamo che la stasi organizzativa durerà ancora per molto e questo non porterà benefici negli uffici nè per i lavoratori nè per i cittadini.
Sottolineiamo, infine, come non ci siano stati affatto dialogo e trasparenza.
Il Sindaco e l’Assessora Porelli si vantano di aver seguito un metodo collaborativo per l’efficientamento dei servizi e di aver agito in nome della trasparenza: noi non abbiamo visto nessuna collaborazione nè trasparenza; non abbiamo visto nessun lavoro di analisi dei compiti dei vari settori, non c’è stato nessun tipo di confronto né con i lavoratori né, temiamo, con gli stessi dirigenti.
Pur rispettando l’autonomia della “parte politica”, riteniamo che nel prossimo incontro sindacale sia importante la presenza politica dell’assessora Porelli, per illustrare queste scelte ai rappresentanti dei lavoratori, magari anche con la disponibilità a raccogliere suggerimenti e critiche al nuovo organigramma.