Lo avevamo scritto ormai più di un anno fa – scrive in un comunicato il Consiglio Direttivo di Vicenza Capoluogo – quando iniziavano i primi movimenti per le elezioni amministrative 2018, che molte associazioni civiche stavano nascendo a ridosso della scelta per il nuovo Sindaco, nascondendo al loro interno politici storici e riciclati che si presentavano nelle civiche rinnegando temporaneamente i partiti perché, finita la campagna elettorale, avrebbero ripreso in mano le idee e i simboli, ricominciando a spartirsi poltrone e contribuendo nella cittadinanza alla disaffezione verso il mondo politico. Avevamo anche lanciato una sfida ovvero che queste associazioni – e le persone che ne facevano parte – dimostrassero di voler continuare il proprio servizio a favore dei cittadini anche dopo l’appuntamento elettorale per garantire stabilità e permanenza dell’azione nel tempo e per provare a creare una rete “civica” che avesse un respiro più ampio di quello locale.
Ci ricordiamo, peraltro, assai bene quando alcuni rappresentanti di centrodestra ci avevano avvicinati chiedendoci di far parte del loro progetto ?civico?. Progetto che era stato sbandierato durante la presentazione della candidatura a Sindaco di Francesco Rucco da sei liste ?civiche? che avevano espresso il desiderio di raccogliere idee e programmi per creare un polo duraturo alternativo ai partiti: ?il nostro progetto civico per Vicenza? lo avevano definito!
Noi lo avevamo capito fin da subito che quel progetto di Civico non aveva nulla di concreto, se non opportunismo elettorale ed il Sindaco in persona in questi giorni ce ne sta dando una grande conferma, strizzando l?occhiolino alla Lega di Salvini con tanto di tessera, pare, già pronta nel cassetto e regalando alla città un nuovo grande disincanto.
La cosa che più ci lascia attoniti è che Rucco non abbia dato conto della sua scelta ai 10953 elettori e nemmeno ai consiglieri di Maggioranza della lista civica #RuccoSindaco che si sono evidentemente trovati spiazzati, visti i post apparsi nei giorni scorsi su Facebook e poco dopo cancellati. Consiglieri, quindi, che non hanno dimostrato di avere un pensiero libero, come quello che ha sempre contraddistinto Vicenza Capoluogo.
È vero, ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma la scelta, quella libera, quella innovativa, che il Sindaco avrebbe dovuto fare è di andare avanti nel rispetto di quanto espresso agli elettori della sua lista. Invece si è dimostrato schiavo dei partiti, abbandonando il civismo e accasandosi proprio nella Lega di Salvini. Un bel passo indietro, con accordi già presi pare in campagna elettorale. Certo non ci aspettavamo che non si attendessero nemmeno i primi 100 giorni di amministrazione per mettersi ben al sicuro dove il vento tira oggi più forte, ma pensandoci meglio il Sindaco in questi mesi ha dato più volte dimostrazione di incoerenza.