Il rimpasto in giunta deciso da Francesco Rucco rischia di far “saltare” il sindaco. Sergio Berlato monopolizza la conferenza stampa di Fratelli d’Italia, dopo l’uscita dell’assessore Isabella Dotto, ed è un fiume in piena contro l’operato del primo cittadino.
Le staffilate dalla sala Chiesa di palazzo Trissino arrivano in serie e sono una più pesante dell’altra: a partire dall’annuncio con i motivi dell’uscita dei tre consiglieri FdI dalla maggioranza (video sopra).
Ma il colpo di fuoco arriva quando, incalzato da una nostra domanda sulle future new entry nel partito, spiega che: “altri due consiglieri stanno pensando di votare nel prossimo Consiglio comunale con noi e sono due voti decisivi per avere la maggioranza“.
Un terremoto politico che pare non avere soluzioni dato che Berlato ci puntualizza: “ora non siamo più interessati all’entrata nel nostro partito di altri assessori” (il più vicino era Giovine) e anche il neo assessore Marco Lunardi, dato per vicino a FdI da altri giornali, “non è mai stato interessato ad entrare“, dice ridendo il coordinatore regionale “nel caso Rucco avesse pensato la sua nomina in quell’ottica“.
I motivi di questo chiusura totale a Rucco? Innanzitutto il comportamento tenuto con Dotto.
“Mi ha sbattuto la porta in faccia e non ha voluto nemmeno parlarmi“, ci racconta rammaricata l’ex assessore. E poi è ancora Berlato a rincarare la dose:
“Ha lavorato in modo scrupoloso, si è dimessa da tutti i suoi incarichi per dedicarsi a tempo pieno al Comune e nell’ultimo periodo ha dovuto occuparsi anche di un familiare gravemente malato. La sera prima del rimpasto le era stato proposto l’assessorato di economia e bilancio, ma poi Rucco ieri mattina ha cambiato idea“.
Le accuse al sindaco del leader FdI sulla questione legalità sono pesanti:
“Dotto non è stata messa nelle condizioni di fare il suo lavoro a pieno, nonostante in un anno abbia portato a galla grosse criticità: il sindaco era informato e ora le questioni verranno sottoposte alle autorità competenti. I risultati li vedremo prossimamente, ma non so se Rucco li vedrà da sindaco e presidente della Provincia“.
E poi il “botto” finale:
“Pretendiamo le scuse dal sindaco, se pensavano che Dotto facesse la bella statuina si sbagliavano: qualcuno ha tentato di impedirle il suo lavoro“.