I giri di valzer di Rucco e l’addio a Cicero, l’analisi di Rolando: “Mattia Ierardi nominato da Zaia all’Ater…”

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Mattia Ierardi
Mattia Ierardi

Esercitando il suo potere monocratico di nomina degli assessori e di estromissione  degli stessi, pur nominati da poco tempo dal sindaco Rucco, vengono allo scoperto i limiti di governo di questa coalizione destra-Lega al comando di Vicenza da luglio 2018.

In poco più di un anno il sindaco Rucco ha dovuto registrare due crisi di giunta, mettere mano a due rimpasti, estromettere tre assessori da lui stesso nominati, effettuare una triplice  girandola di deleghe assessorili e deleghe ai suoi consiglieri, perdere due consiglieri comunali della sua lista, perdere il sostegno della lista civica che faceva capo a Cicero.

E tutto questo con altri consiglieri della sua stessa maggioranza che si sono trasferiti sull’Aventino non avendo ancora ottenuto ciò che gli era stato promesso in campagna elettorale. Ovvero la carica assessorile. Dovendosi prima accontentare gli appetiti dell’alleato romano e veneziano, ovvero il partito di Fratelli d’Italia. A cui Rucco era ricorso andando in trasferta a Roma, ricevuto in udienza dalla Meloni, per cercare di ricucire lo strappo con il locale responsabile regionale del partito, avendogli estromesso dalla giunta l’assessora Dotto appena nominata.

E pazienza se a Vicenza il partito della Meloni ha ottenuto la bellezza, si fa per dire, di uno striminzito 1,6 per cento dei voti, non bastevole neppure a conquistare un solo seggio in consiglio. Adesso, con l’emigrazione dei consiglieri eletti in altre liste civiche, ne ha acquisiti tre di nuovi.

E’ di questi dati politici, da vecchia e retriva partitocrazia, che il sindaco Rucco, autodefinitosi civico, ha voluto tener conto. Per questo ha voluto estromettere dalla giunta il suo assessore alla mobilità Claudio Cicero. Per far posto ad un esterno, mai candidatosi e proveniente da altra provincia. Tutto il resto è pretestuoso alibi.

E pazienza se le nomine e il giro di valzer delle deleghe non c’entrano nulla con il merito, la professionalità, la conoscenza dei problemi. A pagare saranno i cittadini. E, purtroppo, ancora una volta la nostra città.

Il futuro prossimo in giunta

Zaia, il presidente della giunta regionale del Veneto, ha nominato un anno fa il nuovo CdA di A.T.E.R. provinciale di Treviso. Tra cui Mattia Ierardi come consigliere. Ad ottobre 2018 il CdA di Ater ha nominato vicepresidente lo stesso Ierardi. Già prima il revisore dei conti supplente in quell’ATER è stato nominato Gianfranco Vivian, in agosto 2016, l’attuale amministratore unico di AIM Vicenza.

La trevigiana Ater, i cui organi sono stati nominati dal trevigiano Zaia, si rivela un’autentica fucina di presidenti, consiglieri di CdA,  assessori e amministratori unici; anche fuori della provincia della Marca. Ed ora Rucco appare intenzionato a nominare proprio Mattia Ierardi, già presidente del partito di FdI, al posto di Cicero.

Fino a quando si dovrà assistere a questi balletti di giunta e deleghe a Vicenza? Fino a quando Vicenza continuerà a vedere irrisolti i suoi problemi urgenti che riguardano il futuro di Aim, quelli dei servizi pubblici fra cui l’Ipab, privata ancora della necessaria riforma e in presenza di tagli al personale alla ricerca di una privatizzazione dei servizi per gli anziani, ai problemi del traffico, delle infrastrutture primarie, della mobilità sostenibile, Tav, sanità.

In altre parole di un progetto politico culturale fondato sulla persona e il suo rapporto con l’ambiente, la città, lo spazio e il tempo?

Giovanni Rolando, consigliere comunale Pd