Francesco Rucco, presidente della Provincia, nonché sindaco di Vicenza, ha presentato alla stampa la sua relazione di fine mandato. Eletto il 31 ottobre 2018, rimarrà in carica fino al 29 gennaio di quest’anno, giorno in cui si terranno le elezioni di secondo livello da cui uscirà il successore.
“Quattro anni e tre mesi di amministrazione provinciale – ha esordito Rucco – sono stati una utilissima esperienza. Non credevo che avrei trovato così tanta soddisfazione. La riforma Delrio è sbagliata nella forma e nei contenuti e quindi ben venga la nuova riforma delle province di cui l’altro giorno è partito anche l’iter parlamentare in commissione. Ritengo che ci siano le condizioni politiche per tornare alla gestione diretta.”
“Ho guidato il tavolo dei sindaci verso l’adozione di un candidato unitario – ha proseguito il presidente –, oggi invece ci sono due candidati in contrapposizione, quindi io sarò un elettore come altri sindaci e altri amministratori. Devo innanzitutto ringraziare il direttore generale. La sua Stazione Unica Appaltante è una delle eccellenze di questo ente e ha dato risultati molto importanti.”
Rucco è poi entrato nei dettagli. “Il mio mandato è stato caratterizzato da numeri importanti. Partiamo da quelli purtroppo più negativi, legati alla crisi legata ai costi energetici e alla pandemia. Il costo dell’energia è passato da 2.100.000 del 2021 a 3 milioni del 2022, mentre il riscaldamento da 4.100.000 a 6.100.000 l’anno scorso. C’è poi stata la contrazione delle entrate, che, solo nel 2022, è ammontata a circa 3 milioni, in parte a causa dei minori introiti dell’Imposta Provinciale di Trascrizione.”
Passando alle specifiche competenze della Provincia, Rucco ha iniziato dall’Ambiente: “il Patto dei sindaci per la qualità dell’aria ha coinvolto 75 comuni che hanno aderito con l’obiettivo di diminuire di almeno il 40% delle emissioni inquinanti atmosferiche entro il 2030. Abbiamo messo in campo tutta una serie di azioni virtuose in accordo tra amministratori locali dei Comuni e abbiamo fatto altre azioni antismog come la rottamazione delle vecchie caldaie con 100.000 euro e controlli sulle caldaie stesse. La Viabilità è uno dei temi forti della Provincia perché gli interventi ultimati hanno comportato 35 milioni di investimenti sul territorio tra strade, ponti, guardrail e frane e dissesti. Le progettazioni sono costate 63 milioni e quindi c’è stato un investimento che si aggira intorno ai 100 milioni.”
“L’Urbanistica – ha proseguito Rucco – ha visto la collaborazione con i Comuni, facendo con essi accordi di copianificazione sulla base degli strumenti urbanistici di pianificazione territoriale. 13 i piani urbanistici approvati, 10 in corso e 45 varianti urbanistiche. Sono state rilasciate dal 2019 ad oggi 2300 autorizzazioni paesaggistiche per 53 comuni, tra queste anche le pratiche del bonus edilizio. La S.U.A. ha gestito 647 gare per 611 milioni di valore, soprattutto a favore dei comuni, 60 vicentini e 10 extra provincia, e poi anche per la provincia stessa per ViAbilità, la nostra società in house.”
“Altro tema forte è l’edilizia scolastica. 23 milioni e mezzo di investimenti già fatti e, per lavori in corso e progettazioni, altri 55 milioni tra fondi propri e fondi PNRR. Per l’esattezza 25 milioni di fondi propri e 30 milioni PNRR. Abbiamo lavorato con le deleghe soprattutto legate all’edilizia scolastica su tutto il territorio provinciale. Le azioni principali sono state indirizzate all’ampliamento degli spazi nuovi per laboratori e per aule. La Provincia ha gestito una fase pandemica in cui ha seguito, con la Protezione Civile, 114 comuni e, sulla scuola in particolare, abbiamo investito 2 milioni di euro per gli arredi degli istituti scolastici, le connessioni Internet e gli operatori di sanificazione.”
“Abbiamo completato – ha concluso il presidente – la seconda parte dell’università con 28 milioni di euro di investimento complessivi e stiamo anche lavorando per l’acquisto delle aree adiacenti con 3 milioni di euro di investimento collegato fra Provincia e Camera di Commercio. Adesso anche l’Università di Venezia apre il nuovo corso, che troverà poi spazio a San Biagio.”