Francesco Rucco, candidato sindaco del Comune di Vicenza per il centrodestra, si scaglia contro Achille Variati. Al primo cittadino ricandidato del centro destra non sono andate già alcune dichiarazioni dell’ex sindaco dal 2008 al 2018 (vedi testo in fondo*) e ne ha approfittato per una serie di invettive che riguardano anche Bulgarini e Possamai, quest’ultimo candidato sindaco del centrosinistra.
“Grazie ad Achille Variati – attacca Francesco Rucco – per aver ricordato una volta per tutte a tutta Vicenza che il 14 e 15 maggio si rigioca la stessa partita di 5 anni fa. Io con il centrodestra civico per rilanciare la città e il centrosinistra del PD di Variati, Bulgarini e Possamai per riportare la città ai disastri di 10 anni di immobilismo e di errori gravi come quello del loro progetto della TAV.
Oggi – prosegue il candidato del centrodestra – improvvisamente l’ex trisindaco del PD fa fuoco e fulmini dopo 5 anni di silenzio su quel progetto di TAV che ha la firma sua, del suo sodale vicesindaco e del suo capogruppo del PD e che oggi come se niente fosse fingono di non sapere neanche dove fossero quando lo partorivano e lo approvavano con convinzione.
Come fingono di appigliarsi a tristi dati fasulli come quelli che il compagno di TAV di Variati, Possamai, agitava settimana scorsa sulle riunioni fatte da me in 5 anni a Roma, dimenticando di citare le più di 30 riunioni fatte per ore e ore e decidendo cose importantissime in collegamento, per una ragione banale che si chiamava pandemia.
Una ragione che in tutta questa campagna elettorale in modo anche vergognoso stanno dimenticando i signori del PD tra ex sindaco, ex vicesindaco ed ex capogruppo uniti oggi dall’amnesia sulla pandemia, che ha fatto lavorare tutti noi amministratori spesso on line, e da quella sulle loro responsabilità che sono tutte provate e tutte registrate in Consiglio Comunale.
Insomma è ormai chiarissimo – aggiunge Rucco -. Altro che futuro. I vecchi e giovani compagni di viaggio dei 10 anni di fallimenti PD mandati a casa dai vicentini 5 anni fa sono tornati e stanno facendo la stessa campagna del 2018 tra loro che rivogliono conquistare il potere per rifare gli stessi errori dando la colpa ad altri e noi che vogliamo solo bene a Vicenza e la stiamo facendo rinascere.
Lo abbiamo fatto e lo faremo in un percorso e in un progetto di 10 anni di cambiamenti positivi, tutti gestiti assumendocene la responsabilità come deve avere il coraggio di fare un sindaco e la sua maggioranza. Come non sa fare chi rappresentava e rappresenta il PD a Palazzo Trissino”, conclude Rucco.
*Variati: “Su TAV da Europa fine cantieri al 2030, Rucco ha perso tempo”
Il parlamentare europeo PD riferisce il voto della commissione Trasporti che accelera i tempi della tratta veneta e replica al sindaco: “Dopo 5 anni dare la colpa alla precedente amministrazione per tutto è puerile”.
“Altro che la precedente amministrazione. Negli ultimi 5 anni per colpa dell’immobilismo di Rucco il progetto sul passaggio della TAV a Vicenza è rimasto sostanzialmente fermo, lasciando irrisolti i nodi che dovevano essere definiti. Il rischio è che al territorio vengano imposte da Roma soluzioni affrettate, vista anche la nuova scadenza che l’Europa sta proponendo per la fine dei cantieri sulla tratta veneta: il 31 dicembre 2030”. Lo rivela con preoccupazione Achille Variati, europarlamentare PD ed ex sindaco di Vicenza.
Il riferimento è al voto della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, che la scorsa settimana ha approvato all’unanimità la revisione del regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti e il mandato a negoziare nei prossimi mesi con il Consiglio. Sono stati ridefiniti i dieci nuovi corridoi europei della rete centrale dei trasporti ferroviari per passeggeri, di cui quattro interessano l’Italia. All’interno del corridoio mediterraneo viene confermato l’obiettivo di completare il tratto ferroviario di alta velocità e alta capacità da costruire tra Verona, Padova e Vicenza. Facendo parte della rete centrale, anche questo tratto dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2030.
“Da un lato c’è una notizia positiva – spiega Variati – e cioè la conferma della centralità della tratta veneta nel sistema di trasporto ad alta velocità e alta capacità europeo. Che è il motivo per cui nello scorso mandato lavorammo per non escludere Vicenza, che altrimenti rischiava di essere tagliata fuori con grave danno ai servizi e alle opportunità per i cittadini, al turismo, all’economia. Dall’altra parte c’è la forte preoccupazione sui tempi. I cantieri TAV stanno arrivando in città da Ovest, ma in questi 5 anni l’amministrazione non ha saputo o voluto definire le scelte che ancora dovevano essere prese. E quindi, anche alla luce delle scadenze europee, che valgono per tutto il corridoio di cui fa parte la nostra tratta, si rischia che a imporre soluzioni per accelerare sia Roma”.
Variati risponde anche alle recenti accuse di Rucco, che nel suo bilancio di fine mandato aveva cercato di scaricare la colpa dei ritardi su vari fronti alla precedente amministrazione. “Non fa una bella figura un sindaco che, al termine del proprio mandato, continua a cercare giustificazioni per tante opere o iniziative rimaste al palo. Vorrei ricordare intere opere di grande importanza che ho lasciate progettate e finanziate, o addirittura con il cantiere avviato, e che ancora non sono state finite. La Bretella: inaugurai io il cantiere a marzo 2018, doveva durare due anni, dopo 5 anni non è ancora conclusa. Palazzo Chiericati: anche qui, tempi dilatatisi all’infinito per un cantiere che doveva durare un anno e mezzo. Molto indietro è anche il recupero della ex Centrale del Latte. Per non parlare del Parco della Pace, ancora chiuso ai cittadini”
“Dopo 5 anni da sindaco – conclude Variati – continuare a dare la colpa alla precedente amministrazione per ogni problema è da parte di Rucco francamente puerile”.
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