Sabato e domenica tornano le Giornate FAI d’Autunno. A Vicenza un poker di sorprese.

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Alessandra Ronchi e Ilaria Fantin presentano le Giornate FAI d'Autunno (foto Federica Zanini)

FAI, si sa, sta per Fondo Ambiente Italiano ma appare singolare che suoni anche come, se non un imperativo, un caloroso invito: fai! Fai qualcosa anche tu per salvare il patrimonio architettonico, artistico e culturale italiano. In che modo? Col sostegno economico (una donazione per chi se la può permettere, la destinazione del 5×1000, con il semplice tesseramento ecc.), ma anche con tanti altri gesti concreti, come prestare volontariato, votare il luogo del cuore, aderire alle tante iniziative organizzate con dedizione e passione sia dalla sede nazionale che dalle delegazioni regionali e locali, prime fra tutte le Giornate FAI.

Detto fatto: proprio questo weekend tornano -anche a Vicenza- le Giornate FAI d’Autunno. Giunto alla tredicesima edizione, il grande evento nazionale è opportunità immediata non solo di arricchirsi culturalmente, nutrirsi di bellezza e soddisfare la curiosità, ma di sostenere proprio l’attività, instancabile, dei team e delle migliaia di volontari FAI. A partire dai Gruppi FAI Giovani e dagli Apprendisti Ciceroni, motivate guide d’eccezione durante le visite.

Tenute faticosamente segrete fino alla conferenza stampa di questa mattina in Sala Stucchi a Palazzo Trissino, quattro delle 25 aperture straordinarie al pubblico -sabato 12 e domenica 13- in Veneto (700 in Italia, da Nord a Sud, per un totale di 360 località) saranno a Vicenza e dintorni. Un’occasione unica non solo per i turisti, ma anche e soprattutto per i vicentini per scoprire o riscoprire angoli e capolavori meno noti del proprio territorio.

Alessandra Ronchi e Nicolò Marchi introducono le Giornate FAI d’Autunno di Vicenza

La capo Delegazione FAI di Vicenza, Alessandra Ronchi, dopo i dovuti ma sentiti ringraziamenti a tutti coloro che a tutti i livelli hanno reso possibile la due-giorni berica, ha svelato i beni che saranno eccezionalmente visitabili: Palazzo Gualdo e il Seminario Vescovile in città, Villa Forni Cerato e Villa Nievo Bonin Longare a Montecchio Precalcino. Gli Aspiranti Ciceroni che accompagneranno alla scoperta di questi quattro capolavori provengono dagli istituti scolastici Boscardin, Canova, Da Schio, Farina e Quadri, che il Gruppo FAI Giovani (oggi presieduto da Irene Bartoli, cui presto subentrerà Nicolò Marchi), grazie alla disponibilità e lungimiranza degli insegnanti, ha avuto modo di formare in quella che, come sottolineato da Ronchi “è in fondo una splendida forma di cittadinanza attiva e una bella pratica di educazione civica”.

Solo accennati in conferenza, badando bene a lasciare viva la curiosità per il fine settimana, i quattro siti promettono davvero grande sorpresa e grandi sorprese. A partire da Palazzo Gualdo, che in realtà sarebbero i Palazzi Gualdo, al plurale. Siti in contra’ Pozzetto 9, a poche centinaia di metri da Piazza dei Signori, là dove sorgeva l’antico teatro romano di Vicenza, presentano infatti una peculiare stratificazione di edifici, che tradiscono la storia, anzi “le storie” del monumento dall’era precedente la famiglia Gualdo (che si insediò qui nel 1453) ai giorni nostri, legati all’Ordine degli Avvocati Vicentini, cui si deve anche il completo restauro nel 1994. Ad attendere il visitatore sono quindi strutture e decori di epoche diverse, con affreschi, marmi, stucchi e arredi di rilievo. Molto da svelare ha anche il Seminario Vescovile, appena fuori le mura, nel Borgo di Santa Lucia. “Un complesso -ha detto Ronchi- che quasi intimorisce, oltre che per la sua solennità, per il suo aspetto militaresco” e infatti si scopre che fu a lungo utilizzato come caserma, prima dalle truppe austriache nel XIX secolo e poi nelle due Guerre Mondiali. Straordinaria la sua biblioteca, con un notevole patrimonio librario e non solo. Imperdibili anche le due gemme di Montecchio Precalcino. Non solo Villa Forni Cerato (sotto tutela Unesco), attribuita al Palladio e commissionatagli da Girolamo Forni, suo principale fornitore di legname, esempio meraviglioso di un perfetto, complesso e recente restauro conservativo. Durante la visita di quello che l’avvocato Ivo Boscardin (proprietario e salvatore della villa) ha definito “un bene timido e fragile, a lungo abbandonato e dimenticato da tutti, non adatto a un turismo di massa, ma felice di ospitare il rito del FAI” sarà possibile vedere da vicino i materiali e le finiture studiati dall’ingegno dell’archistar cinquecentesca. Villa Bonin Longare, infine, è legata alla stirpe dei Nievo fin dal XIII secolo e, dopo interventi dalle declinazioni neoclassiche, fu proprio la contessa Maria, nel 1880, a stravolgere il volto della villa di famiglia per farne uno dei più interessanti esempi di architettura neogotica di tutto il Veneto.  Almerico da Schio la descrisse come “un gioiello d’arte e di storia” in cui “il leggiadro ed il grave, il sobrio e l’esuberante, il gaio e il severo si alternano giudiziosamente”. Tra le chicche, i falsi arazzi, realizzati graffiando la pittura con una maestria capace di ingannare l’occhio.

Non poteva che essere entusiasta l’intervento di Ilaria Fantin, assessore a Cultura, Turismo e Attrattività del Comune di Vicenza: “Siamo per lavorare insieme e fin dal nostro insediamento abbiamo un forum culturale con tutte le associazioni, per riflettere ma anche per agire, con iniziative sempre nuove che ripensino in modo diverso i luoghi della nostra città. Nel caso del FAI, poi, parliamo di luoghi non solo speciali, ma anche in qualche modo segreti, nascosti e questo ci dà ancora maggior soddisfazione nel nostro lavoro comune dedicato alla città”.

Il poker berico del FAI sarà visitabile, senza necessità di prenotazione, sabato 12 e domenica 13, con orario continuato 10-18. Le visite non sono a pagamento ma è gradito (Fai! si diceva) un contributo consapevole. Gli iscritti FAI hanno diritto a saltare la coda ed è possibile iscriversi anche al momento, in loco, godendo subito dell’agevolazione. Per i nuovi iscritti, tra l’altro, in occasione delle Giornate d’Autunno c’è una interessante promozione: uno sconto di 10 euro sulla formula prescelta (per esempio, il singolo pagherà la tessera 29 euro, la coppia 50 euro, la famiglia 56 euro, i giovani under 30 10 euro ecc.). Della promozione si può già usufruire online.

Da segnalare, infine, che sul sito è tornata anche la comapgna “Candida e vota il tuo luogo del cuore”. Fai!

Info sulle Giornate FAI d’Autunno: www.fondoambiente.it, www.fondoambiente.it/luoghi/rete-fai/delegazione-fai-di-vicenza, www.giornatefai.it